…Con la mente sv(u)otata, con il cuore sottov(u)oto. Con la sensazione di un v(u)oto a perdere presagendo il funesto risultato grazie anche a quei “puristi” extraparlamentari o ex gruppettari (di sinistra) che,con molta probabilità, mi azzardo a prevedere non raggiungeranno il quorum minimo per essere attivi e produttivi in Parlamento. Si dirà: colpa di quegli italiani coglioni che hanno sempre votato e continuano a votare il PD=DC, il disastro Renzi etc. Di un popolo che tendenzialmente o endemicamente è stato sempre suddito cioè conservatore o fascista che dir si voglia. Non addentrandomi in una discussione spinosa o farraginosa, mi limito solo a osservare che,visto il momento davvero drammatico e non solo italiano che stiamo vivendo, è d’obbligo il REALISMO e l’ UTILITARISMO, gli ingrediente base della politica secondo Machiavelli,Guicciardini e buone teste! Mentre le utopie e la legge del non sporcarsi le mani spesso denota il sentirsi solo idealmente o intellettualisticamente rivoluzionari.Ricordate la tirata di Pasolini contro i giovani “rossi” d’alto rango e il loro scontro con i poliziotti fascisti, a Valle Giulia? Lui difese i poliziotti lavoratori etc. A parte certe conquiste socialmente salutevoli che n’è stato della grande Utopia del ’68? Quali i contraccolpi? Al punto in cui siamo arrivati, senza farsi illusioni, l’unica speranza è di poter attenuare il discrimine o dissidio tra dittatura e libertà condizionata. Se i risultati saranno quelli prevedibili o previsti, la condicio sine qua del paese potrebbe essere che i pensieri e le idee non saranno esenti dal dazio. (gmaul)
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