Ieri, a Ferentino, il personale del locale Comando Stazione Carabinieri, traeva in arresto un 73enne, già gravato da vicende penali per reati contro la persona.

L’uomo deve espiare una pena residua,  in regime di detenzione domiciliare, di un anno e dieci mesi per i reati di “omicidio colposo” e “violazioni delle norme in materia di detenzione di armi”, commessi nel 2015, sempre a Ferentino.

Il provvedimento in argomento trae origine quando l’arrestato, il 9 settembre 2015, collocò una  trappola esplosiva tra la sua proprietà e quella del terreno ove era stato rinvenuto il cadavere di un uomo che, poco prima,  si era recato  sul posto per eseguire un sopralluogo in occasione dell’approssimarsi della stagione di caccia al cinghiale. Nel camminare, purtroppo, azionava, involontariamente, il dispositivo di cui non conosceva sia il posizionamento che l’esistenza. L’uomo è stato colpito mortalmente all’arteria femorale.

 


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Classe ’96, laureata in Management dei beni culturali presso l’università di Macerata. La carriera universitaria e lavorativa mi hanno formata nella scrittura online e giornalistica. Appassionata di arte e spettacolo. In continua formazione nel campo del marketing e della comunicazione.