LATINA – Il processo Olimpia, che ha scosso la città di Latina nel 2016 con una serie di misure cautelari contro importanti figure pubbliche, tra cui l’ex sindaco Giovanni Di Giorgi e l’ex parlamentare Pasquale Maietta, si avvia verso una possibile prescrizione dei reati contestati. Questo caso aveva ipotizzato una serie di irregolarità, tra cui favori al Latina Calcio, concessione di appalti e incarichi senza gara, e l’abuso d’ufficio.

Nell’udienza recente davanti al Tribunale, la difesa dei restanti 29 imputati ha chiesto il proscioglimento con una declaratoria di assoluzione o per intervenuta prescrizione dei reati. I reati in questione, inclusi associazione per delinquere, abuso d’ufficio, falso, concussione, turbata libertà degli incanti, sarebbero stati commessi fino al 2014. Inoltre, la sentenza di aprile scorso che ha confermato le assoluzioni nei confronti di alcune figure chiave, tra cui Vincenzo Malvaso e Elena Lusena, ha rinforzato la richiesta della difesa.

Il pubblico ministero Giuseppe Miliano, responsabile dell’inchiesta, ha ammesso che la prescrizione si applicherebbe solo ad alcuni imputati e solamente per i reati commessi fino al 2014. Tuttavia, il costruttore Riccardo ha comunicato la sua intenzione di rinunciare alla prescrizione.

Ora, spetta al Tribunale decidere il destino degli imputati e si pronuncerà nella prossima udienza fissata per il 23 gennaio 2024. La possibile prescrizione dei reati getta ulteriori incertezze su questo caso di grande rilevanza locale.


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