Da due anni Raffaele del Gaudio non c’è più.

Se ne andò improvvisamente, ancor giovane, in un piovoso, infame, pomeriggio domenicale di fine gennaio, Lello, così come lo chiamavano amichevolmente un po’ tutti, lasciando nello sconforto non solo quanti lo conoscevano, ma l’intera comunità di Sabaudia.

Lui che da Napoli si era trasferito nella città del Parco per servire lo Stato nei quadri della Scuola di Artiglieria Controaerei (oggi Comaca), da sempre eccellenza dell’Esercito Italiano.

Lui, che, una volta in quiescenza, forte delle esperienze maturate, aveva aiutato a nascere e crescere il Gruppo Comunale di Protezione Civile, dotandolo di un’organizzazione stabile e dirigendolo sul campo per una decina d’anni.

E, il giorno del rito funebre. l’immagine della Chiesa Santissima Annunziata, zeppa come solo in rare occasioni, fu la testimonianza fedele dell’affetto, della stima e della riconoscenza che la cittadinanza nutriva nei suoi confronti.

Non poteva essere altrimenti per tutto quello che aveva dato a Sabaudia, alla città diventata ormai sua, per il gran tempo rubato all’amata famiglia e speso per fronteggiare ogni emergenza, per rispondere sempre presente, con tempestività e compiutezza, ad ogni richiesta d’aiuto della collettività, per la disponibilità e lo spirito di solidarietà mostrati quando, insieme ai suoi volontari che ne seguivano l’esempio, c’era da tirarsi su le maniche tra allagamenti, incendi, supporto alla sicurezza stradale e altre tipologie d’interventi.

Poi la malattia infida, subdola che ha saputo combattere con coraggio per alcuni anni, che sembrava poter tenere a bada, pur tra speranze che s’accendevano e si spegnevano ad intermittenza come luci di un albero di Natale.

Fino a quell’inatteso, maledetto 27 gennaio del 2019, quando il sipario calò.

In ricordo di Lello alle ore 18,00 di domani, mercoledì 27 gennaio, una Santa Messa sarà celebrata presso la Chiesa Santissima Annunziata di Sabaudia.


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