Una situazione imbarazzante, quella che, un paio di giorni fa, i volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Sabaudia hanno rilevato ai margini del boschetto di largo Russia a Bella Farnia, dove si erano prontamente portati a seguito di apposita segnalazione di un cittadino del posto.

Davanti ai propri occhi si apriva una sorta di discarica a cielo aperto, nella quale erano ammucchiati o disseminati ad ampio raggio materiali da risulta di ogni tipo: plastica, vegetali, divani, sedie, mobiletti, brande, materassi e altri rifiuti vari, depositati tra le alte e secche sterpaglie che dominano il sito.

Uno spettacolo indecoroso, lì a pochi metri dalle abitazioni. Una condizione di degrado e di pericolo incombente per gli effetti che potrebbero scaturire in caso di malaugurato incendio.

Preso atto della gravità del quadro generale, nella sua relazione il coordinatore dell’Anc Sabaudia-147, Enzo Cestra, dopo aver descritto lo scenario, sollecitava gli organi preposti alla rimozione del materiale abbandonato e alla messa in sicurezza dell’area, suggerendo nel contempo di prendere in esame la possibilità di dotarla di un settore per il deposito d’ingombranti, con cartelli illustrativi scritti in lingua sikh.

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