Autore, secondo i dizionari etimologici, deriva dal latino “auctor”, parola dai molti significati (creatore, fondatore, promotore, garante) che a sua volta deriva dal verbo “augere” aumentare, e in particolare dal suo participio “auctus” aumentato. (Sandro Veronesi)
Sigmund Freud, padre della psicanalisi, è nato a Freiberg (in Moravia) nel 1856, da genitori che provenivano dalla Galizia orientale, provincia dell’impero asburgico, e morto a Londra (dove è sepolto) il 23 settembre 1939. Si recò spesso in Italia. Era attratto da Roma dove vi giunse nella tarda primavera del 1901. All’amico Wilhelm Fliess aveva confessato nel 1897: «il mio desiderio di andare a Roma è profondamente nevrotico». I più dolorosi abbandoni tra i suoi allievi e seguaci furono quelli di Adler e soprattutto quello di Carl Gustav Jung, idealmente prescelto come l’erede. Scienziato, medico, senza di lui, secondo alcuni studiosi, non avremmo mai avuto Italo Svevo, Umberto Saba, Alberro Moravia Paolo Volponi e Ottiero Ottieri per citare solo alcuni
Albert Camus (1915-1960).È stato uno dei più rappresentativi scrittori contemporanei, un filosofo e narratore “esistenzialista”, agnostico ma sensibile ai valori spirituali, un prestigioso intellettuale francese nato in Algeria, politicamente impegnato per il quale la libertà di pensiero era più importante di qualunque ideologia e appartenenza politica. È morto per un incidente stradale, secondo alcuni, provocato dai servizi segreti sovietici. La morte è sopraggiunta mentre stava scrivendo il romanzo Il primo uomo, rimasto incompiuto e pubblicato postumo nel 1993. Nel 1957 è stato insignito del Premo Nobel della Letteratura. Ha vissuto i suoi ultimi anni in solitudine piena di amarezze.Ha scritto in giovane età (aveva appena 29 anni) il saggio Il mito di Sisifo, il romanzo Lo straniero (1942) L’uomo in rivolta La peste
Boris Pahor,, nato il i13 agosto 1913 e recentemente scomparso, è stato un grandissimo talento letterario, importante testimone degli orrori del Novecento, avversario dei totalitarismi e strenuo partigiano dei diritti delle minoranze linguistiche. La sua vita è stata fortemente connessa agli eventi storici che hanno coinvolto la sua città, Trieste, e in particolare la comunità slovena della Venezia Giulia; soltanto negli ultimi anni anche il pubblico italiano ha potuto conoscere le sue più importanti opere, tra cui Necropolis, considerato il suo capolavoro.
Adriano Olivetti, l’industriale che credeva nella persona, ha avuto un padre ebreo e una madre protestante ed è approdato alla fede cattolica all’età di 47 anni. È ricordato per le macchine da scrivere e le prime calcolatrici. È stato fondatore del Movimento di Comunità. Fu convinto sino alla morte, avvenuta il 27 febbraio del 1960, che «scopo della vita individuale e associata è il perfezionamento spirituale della personalità».
Walt Disney è nato a Chicago il 5 dicembre 1901 e ha lavorato come disegnatore di pubblicità e appena ventenne ha iniziato i suoi esperimenti nel campo del disegno animato, Nel 1923 si è trasferito a Hollywood con il fratello, dove ha fondato il piccolo studio e dopo qualche anno ha iniziato a fondere disegni animati e figure umane. La sua fama ha avuto inizio nel 1928 quando apparve al mondo Topolino (Michey Mouse) che ha aperto la scena alle grandi figure di animali antropomorfici del mondo (Minnie, Pippo e Pluto e poi Paperino). Nel 1938 è nato il primo cartone animato Biancaneve e i sette nani, un lungometraggio e poi si sono aggiunti Pinocchio (1940), Cenerentola (1950), Alice nel paese delle meraviglie (1951), Le avventure di Peter Pan (1953). Il capolavoro fra tutte le pellicole disneyane è considerata La bella addormentata nel bosco.
Umberto Eco (Alessandria 1932 – Milano 2016). È stato scrittore, semiologo, filosofo di fama internazionale. Ha dato notevoli contributi nel campo della saggistica e ha scritto romanzi il più conosciuto è Il nome della rosa tradotto in 40 lingue e venduto oltre 80 milioni di copie. Questo primo romanzo è ambientato nel Medioevo e mette in scena le contrastanti visioni di verità e fede che già allora si agitavano.Il romanzo fu subito attaccato da alcuni critici cattolici (soprattutto dalla rivista dei gesuiti La civiltà cattolica ma negli anni successivi gli furono conferite 4 lauree ah honorem da quattro università cattoliche l’Università di Lovanio, la Loyola University, la Santa Clara University e il Pontificio Istituto di Toronto.
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