LATINA – Chiusa l’inchiesta per l’uomo accusato di violenza sessuale nei confronti della figlia. La parte offesa è stata ritenuta attendibile. L’incidente probatorio svoltosi in Tribunale è servito a blindare una prova ed è terminato più di un mese fa.

Nel corso della deposizione la vittima dell’abuso, ancora minorenne all’epoca dei fatti, ha confermato le accuse della denuncia contro il padre, un operaio di 50 anni che da qualche tempo vive a Vercelli. A gennaio era stato arrestato dalla Polizia ed era finito in carcere sulla scorta di elementi messi insieme dagli investigatori.

A ottobre è stata fissata la data dell’udienza in cui l’uomo comparirà in aula con la pesante accusa di minacce e violenza sessuale.

Una vicenda tanto delicata quanto dagli inquietanti risvolti quella che viene raccontata. Le condotte illecite dell’uomo si sono registrate tra il 2018 e il 2020 ma solo qualche tempo dopo sono venute alla luce.

La ragazza per tutti questi anni ha tenuto dentro un terribile segreto venuto a galla solo quando ha trovato il coraggio di confidarsi con alcuni amici. E proprio gli amici avevano contattato la Questura. Nelle carte dell’inchiesta spunta una frase pronunciata dal 50enne: “Se mi denunci ti sfregio con l’acido”. Inoltre le violenze di natura fisica e psicologica hanno portato a ipotizzare anche il reato di maltrattamenti che si concretizzavano quando veniva a trovare a Latina la figlia. Da tempo la ragazza viveva con la madre con la quale l’uomo aveva troncato ogni rapporto.

Il giudice Giorgia Castriota ha tenuto in considerazione la pericolosità dell’indagato e ora comparirà in Tribunale il prossimo ottobre.


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