“L’ordinanza sindacale recante il divieto di balneazione davanti alle spiagge libere dimostra tutta l’incapacità organizzativa di questa Amministrazione. Sul sito del Comune si invitano i cittadini a leggere bene questa ordinanza e noi lo abbiamo fatto per scoprire che, nella parte essenziale del documento, c’è scritto che il sindaco ORDINA: ‘E’ vietata la balneazione sul litorale con particolare riguardo alle spiagge libere per mancanza dell’attività di salvamento’, mentre l’oggetto della ordinanza reca scritto a chiare lettere: ‘Nuove regole per la gestione dell’attività balneare anno 2020’. Forse non era questo il messaggio da comunicare? Forse si voleva limitare il disagio fino ad una certa data? In tal caso l’ordinanza è stata scritta alla carlona e invitiamo chi di dovere a rettificarla. Ma, nel frattempo, il provvedimento del sindaco è stato divulgato sui social ed ha suscitato enormi malumori nei turisti che hanno già prenotato la vacanza al Circeo che non sanno più cosa fare, e nei cittadini che si vedono privati di un loro sacrosanto diritto.
Nella ordinanza non c’è molto da interpretare: il divieto di balneazione è un divieto. Punto e basta. E così, mentre – giustamente – si riaprono i mercati settimanali, si impedisce di fare il bagno sul litorale mandando in tilt le aspettative di tutti coloro che aspettavano questi giorni come una ‘liberazione’.
Ricordiamo che il comune di San Felice Circeo ha ottenuto risorse regionali pari a centomila euro, per garantire la frequentazione in sicurezza degli arenili e delle spiagge rispetto alla apertura di una stagione estiva che sarebbe comunque arrivata in questo periodo.
Un ente locale dovrebbe farsi trovare pronto, dovrebbe essere efficiente, dovrebbe programmare, piuttosto che trovare scuse puerili come quelle dei cittadini che non sanno leggere le ordinanze. Basterebbe scriverle”.
Fin qui il documento il documento diramato agli organi di stampa. Ma la vena polemica del Gruppo Lega non si attenua, anzi riprende vigore al termine della diretta facebook di stamane promossa dal sindaco di San Felice proprio per fornire chiarimenti in merito all’ordinanza in questione. “Il sindaco nella diretta – dichiara il responsabile Lega, Avanzino Capponi – ha citato il 15 giugno in riferimento alla riattivazione del servizio salvamento, una data che non è minimamente menzionata nel testo. Attribuire agli utenti la colpa di non saper leggere un’ordinanza è un fatto inaccettabile. Riteniamo invece che l’ordinanza sia stata scritta in modo diverso dal messaggio che avrebbe voluto significare e per questo occorre che si assumano la responsabilità di riscriverla. Gli utenti hanno letto bene, ma hanno ascoltato bene anche il sindaco divulgare cose non citate in un atto ufficiale. Per essere credibile, a questa Amministrazione occorre un bagno d’umiltà”.


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.



Articolo precedenteSan Felice Circeo. Un video per spiegare il divieto di balneazione. Schiboni: “Esiguo il tempo per predisporre tutti gli adempimenti”
Articolo successivoFondi. Pubblicata l’ordinanza per la gestione delle attività turistiche nel rispetto delle linee guida della Regione Lazio.