LATINA – Il mare pontino, sabato 9 settembre, ha regalato un’altra delle sue incredibili storie di tesori sommersi. L’Archeosub Pontino, noto gruppo di appassionati di archeologia subacquea, ha portato alla luce un’autentica meraviglia storica: un’imponente anfora romana dal nome “dolium”. Questi contenitori giganti a bocca larga, con un diametro di ben 45 centimetri e un peso di circa 800 chili, sono straordinari esempi dell’antica arte di costruzione delle anfore.

L’annuncio di questa scoperta ha riportato l’attenzione sulla storia sottomarina delle coste pontine, un tesoro archeologico unico che nasconde segreti sorprendenti. Questo ritrovamento segue una lunga tradizione di recuperi effettuati dall’Archeosub Pontino in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone e Latina.

Il progetto di recupero di queste antiche anfore, originato anni fa e guidato all’epoca dalla funzionaria Chiara Delpino, ha contribuito notevolmente a svelare la ricchezza storica sommersa nelle acque pontine. La storia dietro questo progetto inizia nel lontano 1979, quando Angelo Silvestri scoprì per la prima volta questi impressionanti contenitori.

L’operazione di recupero non sarebbe stata possibile senza il prezioso contributo dell’Associazione Archeosub Pontino, un gruppo culturale dedicato allo studio e alla conservazione del patrimonio subacqueo. Fondata nel 1989, l’associazione ha svolto un ruolo cruciale nella costituzione di una sezione marina nell’Antiquarium Comunale del Procoio


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