Ho sempre difeso Roberto Formigoni da un accanimento giudiziario con
retrogusto moralistico.
Certo, diciamoci la verità, il Celeste l’ha fatta fuori dal vaso:
vacanze in yacht, giacche dai colori improbabili, scarpe e cappottini
davvero di pessimo gusto. Più in generale, uno stile di vita che non
si addiceva ad uno nato politicamente dal carisma di Don Giussani,
quindi dal movimento “Comunione e Liberazione”. Uno degli aspetti
fondamentali del pensiero del Gius in relazione alla vita cristiana è
quello della povertà, intesa come spoliazione dalle cose terrene.
Date a Formigoni quel che è di Formigoni. La Regione Lombardia, nei
suoi decenni di gestione, ha toccato vette di sviluppo impressionanti,
tanto da essere una delle regioni più avanzate d’Europa. La sanità,
croce e delizia dell’ex Presidente. Proprio per alcuni finanziamenti a
fondazioni e cliniche private hanno avuto inizio i guai giudiziari che
han portato il Celeste in gattabuia. La sanità lombarda, tuttavia, è
fra le migliori del mondo. Fra l’ospedale di Potenza ed il San Raffale
in quale sala operatoria preferireste lottare per salvare la pelle?
Personalmente, non avrei mezzo dubbio.
Abbiamo difeso Formigoni, insomma, perché la giustizia non dovrebbe
occuparsi di viaggi, vacanze e stili di vita.
La Corte Costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità della legge
“Spazzacorrotti”, l’inquietante invenzione del guardasigilli più
manettaro della storia dell’umanità, Alfonso Bonafede.
La norma , anche nel caso di Formigoni, fu applicata retroattivamente
vale a dire per reati commessi prima dell’entrata in vigore della
schifezza normativa grillina.
Dunque il Celeste avrebbe potuto risparmiarsi il soggiorno a Bollate
se una prerogativa della legge penale, vale a dire l’ irretroattività,
fosse stata risparmiata dalla furia giustizialista di Bonafede &co.
Gli avvocati del Celeste han fatto sapere che chiederanno un
risarcimento per l’ingiusta detenzione patita dal loro assistito.
Sarebbe cosa buona e giusta, viste anche le condizioni di miseria
patite da Formigoni ridotto praticamente alla fame.
Speriamo che il Celeste, avendo certamente più tempo a disposizione
rispetto al passato, abbia riletto i testi di Don Luigi Giussani. Lì
dentro troverà certamente il sentiero verso il Bene.
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