AVERSA – Lo scorso 21 ottobre, a Napoli, un uomo di 44 anni proveniente da Afragola (NA) è stato arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri per il reato di estorsione. L’arresto segue la segnalazione di una giovane studentessa di Formia, classe 1995, che aveva denunciato il furto della sua auto avvenuto a Aversa (CE).

Tutto è iniziato quando la giovane studentessa ha scoperto che la sua auto, regolarmente parcheggiata quella mattina, era scomparsa al termine delle sue lezioni presso un centro di studi ad Aversa (CE). Dopo aver cercato invano il veicolo nelle immediate vicinanze, la donna ha presentato una denuncia di furto presso la Stazione Carabinieri di Aversa (CE).

Il giorno successivo, la studentessa ha ricevuto una chiamata da un numero anonimo, in cui una voce maschile sconosciuta le chiedeva la somma di 1.500,00 euro in cambio del ritorno e della restituzione del suo veicolo rubato. La giovane ha accettato la richiesta e si è recata immediatamente alla Stazione Carabinieri di Scauri di Minturno per denunciare il fatto.

I Carabinieri della Stazione di Scauri di Minturno e della Sezione Operativa della Compagnia di Formia hanno avviato un’indagine, coordinandosi con le unità dei Comandi della zona interessata. Nel corso delle telefonate successive tra la vittima e il ricattatore, venivano concordati luoghi e orari diversi per lo scambio, spaziando da Formia ad Aversa e poi, infine, fino ad arrivare ad Acerra (NA).

In una di queste telefonate, il ricattatore ha suggerito alla donna di non rimanere a casa ma di uscire, offrendosi addirittura di coprire le spese del taxi se necessario. I Carabinieri avevano teso una trappola nel luogo designato per lo scambio, in collaborazione con i Comandi Compagnia di Castello di Cisterna e Formia.

L’uomo di Afragola è stato arrestato sul posto. Durante la perquisizione, i Carabinieri hanno trovato un telefono cellulare e un biglietto con l’indirizzo di Aversa, che è risultato essere il luogo in cui è stata ritrovata l’auto rubata.

L’arrestato è stato trasferito nel carcere di Napoli Poggioreale, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Nola, cui sono stati forniti tutti gli dettagli indiziari raccolti nei suoi confronti.


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