Il comunicato del Comune di Terracina.

Il 7 ottobre del 2010 con la deliberazione di Consiglio Comunale n.91 viene deliberato lo scioglimento dell’istituzione dei Servizi Sociali del Comune di Terracina, istituzione nata nel 2005 per la gestione appunto dei servizi sociali.

Ma questo scioglimento avrà conseguenze per altri 11 anni, fino ad oggi. La vicenda si intreccia con quella del dissesto. Il difetto originario dell’Istituzione consisteva nella mancanza di una propria autonomia giuridica, di cui, invece, è dotata l’Azienda Speciale. Per questo motivo l’Istituzione venne inclusa nel percorso di liquidazione della massa passiva in tutti i creditori iscritti nella voragine debitoria del dissesto del Comune di Terracina. Nel 2016 vengono ammessi alla massa passiva creditori per un totale di 3 milioni 976 mila euro.

Il sindaco Tintari ricorda “una vicenda che giunge a conclusione dopo 11 anni e che ha condizionato i Servizi Sociali di questa città. Un lavoro lunghissimo del quale mi sono occupata personalmente sia da assessore, a partire dalla metà del 2013, sia in questi ultimi anni da vicesindaco e sindaco. Oggi è una giornata importante che ci ha consentito di liberarci anche di questa altra pesante eredità del passato. Ringrazio chi ha lavorato per raggiungere il risultato con tanta passione, professionalità e competenza”.

L’assessore ai servizi sociali Di Tommaso sottolinea i passaggi che hanno condotto alla giornata odierna: “L’attività del liquidatore venne concertata in collaborazione con la OSL per l’attestazione della regolarità dei servizi svolti e la conferma dei crediti vantati per l’erogazione di servizi. C’è da dire che in quegli anni tutto il sistema delle cooperative che gestiva i servizi sociali non interruppe mai l’erogazione di servizi, ragion per cui, dal momento che il Comune non riusciva a onorare i pagamenti, gli importi vennero recuperati successivamente alla dichiarazione di dissesto. Ma in quegli anni non era ancora nata l’Azienda Speciale, quindi una parte dei fornitori e degli importi rimasero fuori. Fu lo stesso liquidatore a garantire successivamente l’erogazione di quelle somme, sempre considerata la quota transattiva del 45%. In questi 11 anni una parte degli stessi, quelli scritti appunto alla massa passiva, venne liquidata con conseguente decurtazione del 55% del totale”.

“Lo stesso consorzio Parsifal, – continua Di Tommaso – accettò una parte di transazione per 1,9 milioni di euro, mentre non la accettò per una seconda parte, e quindi è attualmente in corso un contenzioso con il Comune. Quelle cooperative che rimasero fuori e non furono oggetto di liquidazione da parte della OSL, perchè successive appunto al 2011, vennero comunque transatte al 45%. Si tratta dell’Animal Service, Le Ali della Fenice e Tea Società Cooperativa. In conclusione, ad oggi, il bilancio finale attesta una disponibilità bancaria sul conto corrente dell’istituzione per 44mila euro che, sulla base della delibera di messa in liquidazione numero 91, è destinato alla costituzione del fondo di dotazione dell’Azienda Speciale. Con l’atto odierno, quindi, si delibera l’approvazione del bilancio finale di liquidazione e la conseguente cancellazione della Istituzione Comunale dei Servizi Sociali”.

Tutta la documentazione – conclude l’assessore – ovviamente verrà trattenuta nella sede dell’istituzione che corrisponde alla sede dell’Azienda Speciale. Si chiude pertanto una stagione lunga in cui questa compagine amministrativa si è impegnata a portare in Consiglio Comunale la corretta chiusura di un percorso difficile e lavorare con maggiore serenità in un settore delicato come quello dei Servizi Sociali”.


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