Il nostro viaggio nell’arte contemporanea prevede due tappe in Brasile e due forme d’arte molto diverse ma se confrontate nel modo giusto hanno dei punti in comune, un fil rouge. La prima artista su cui focalizziamo la nostra attenzione è la mosaicista e pittrice pluripremiata Kelly Melgar.
“Chi non crede nella magia non la troverà mai”. Pedagogista, laureata in Arte nell’Educazione, ha intrapreso una carriera nelle arti visive trent’anni fa, prima nell’interno di San Paolo, attualmente vive a Porto Seguro/Arraial D’ajuda. La sua arte si basa sull’osservazione del luogo e delle più diverse fonti di risorse naturali del Brasile. Ricchezze naturali, elementari nella loro composizione, come l’uomo, gli animali, gli oggetti che circondano la vita e contribuiscono ad essa.
Lavora con il mosaico di ceramica, pietre, ecc. in legno e anche in altri materiali e ci regala una meraviglia per gli occhi, un’opera d’arte che è una sinfonia, Kelly è la direttrice d’orchestra e ha una visione d’insieme che è un vero e proprio talento.
La grande abilità di Kelly è quella di trasformare in qualcosa di tangibile e visibile i suoi pensieri, le sue emozioni, le sue epifanie.
Leão è “un’opera speciale perché rappresenta un guardiano. È un archetipo di forza, sicurezza che ispira la natura vivente a rispecchiarsi in ciò che ci sostiene. Il leone è un omaggio, a mio avviso, al popolo portoghese che ha scoperto questa regione – il Brasile”.
Dalle parole dell’artista si comprende quanto la sua arte sia estremamente simbolica e riflessiva, intrisa di metafore. Questo denota un animo profondo che scava nella verità delle cose e nel significato del pensiero. Il leone rappresentato, creato tassello su tassello, con una grande abilità, è estremamente fiero, potente, grande e sicuro.
L’artista si muove su più livelli, quello universale, generale, che comprende la società tutta e quello personale, appartenente al suo vissuto (l’osservatore però si riconosce anche in questo ulteriore livello interpretativo, più introspettivo, personale) “nella mia retorica per la sua grandezza, sicurezza, intelligenza, alterigia, atteggiamento osservatore può essere associato ai portoghesi […]. Questo Leone rappresenta anche una discreta predilezione per mio marito, che è una persona che mi accompagna nella vita. Anche lui si chiama Leão“.
L’opera è composta da un pannello di legno navale di 10 mm, un legno duro della regione usato per le navigazioni e che è stato demolito per essere usato nelle cornici. Questo legno è stato lavato dal mare e la sua rusticità unica incornicia tutto con l’aspetto più naturale possibile. Altri materiali di Leão sono inserti in vetro, pietre e pezzi di ceramica.
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