Uomini e Superuomini

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Valeria Campagna, Consigliera Comunale di Lbc, alla kermesse organizzata da Nicola Zingaretti.

LATINA- Non affollatissimo ma partecipato l’incontro che si è tenuto a Latina sul tema “Piazza Grande”, lo slogan lanciato dalla Regione Lazio per Zingaretti Segretario del PD . Una grande piazza popolare, di nome e di fatto, per spiazzare o sdoganare il PD divenuto oramai un serio problema non solo politico ma anche psicologico,uno psicodramma fantapolitico. L’assessore regionale Massimiliano Valeriani e tutti gli intervenuti (al tavolo e non) hanno manifestato il disagio da molto tempo avvertito per le delusioni e frustrazioni; ci siamo sentiti sollevati o risarciti dalla doverosa autocritica (assessore,E.Forte),rafforzata dalle critiche evidenziate da taluni presenti. Chi scrive si presentò come candidato nella lista cittadina del PD (Enrico Forte) convinto che i partiti hanno piena ragione di essere. Purtroppo, la campagna elettorale fu debole, forse, viziata all’origine da quella larvata ambiguità del PD sempre oscillante tra una malintesa teoria e una pratica mal praticata. Ritengo che il PD, al di là dei clamorosi, imperdonabili errori commessi -di presunzione o dabbenaggine-, tra le tante falle abbia saltato il fondamentale passaggio dalla critica delle armi alle armi critiche. Che sia intercorso troppo tempo per individuare un altro passaggio altrettanto fondamentale: dal superomismo alla rilettura di esso in chiave di realtà politica ovvero dialettica e propositiva. Insomma, da “colui che tutto movea” (per dirla alla fiorentina,con Dante!) a coloro che tutti fra sé confederati avrebbero dovuto mobilitarsi. Lo spettacolo che il PD continua a dare di sé, a dir poco deprimente per il groviglio d’incertezze, ambiguità e tarantellucce varie,frena o esclude perfino gli elettori più pazienti. Ciononostante, un partito d’antico e buono stampo è necessario, altrimenti, dove andare a parare? Gli attuali esempi non sono incoraggianti. Questa,soprattutto,è la ragione di e per Zingaretti,“una ragione di più”. Va precisato che non si pensa al cosiddetto uomo forte, al protagonista assoluto bensì a un deuteragonista ossia un comprimario del popolo propriamente detto, non certo quello immaginato dai demagoghi di primo e secondo turno. L’uomo della ragione, colui che ha il senso e l’intelligenza della politica che, in buona sostanza, significa azione e interazione, concretezza delle proposte. Zingaretti è un “animale politico” perciò sa bene che la politica è un mestiere difficile e non una farsa, piuttosto, una “commedia dell’arte” o “all’improvviso”,in quanto tale essa implica l’arte, appunto, anche l’improvvisazione purché calcolata. Un calcolo a e con arte che, finora, egli ha dimostrato di saper fare con intelligenza e ”fantasia concreta”, finalizzato al sociale. Non dimentichiamo, peraltro, che ha dovuto e saputo risollevare la Regione Lazio da una spessa coltre di “polvere” (poltiglia). Allo stato attuale, permanendo il PD in una condizione d’instabilità e d’incerta leggibilità, non sono propenso a fidarmi (il voto). Mi sento rassicurato, invece, dall’uomo politico di razza, non superuomo ma uomo d’azione capace di rifondare un partito, almeno la “parte” essenziale di esso,l’anima (a meno che non sia definitivamente di-partita!).
Giorgio Maulucci


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Per oltre 30 anni la voce di Radio Rai e Rai Tre in provincia di Latina, ho seguito i maggiori eventi che hanno interessato il nostro territorio. Oggi una nuova esperienza con News-24.it di cui ho assunto la direzione, aiutando con la mia esperienza e la mia passione un gruppo di giovani talenti della comunicazione on line a crescere e ad affermarsi.