Cari lettori, buongiorno e buona domenica.
Leggo su un’eroica testata telematica: “L’eco della Lunigiana”, addì 24 gennaio 2021, di Cosimo Ferri nativo lunigianese ed onorevole, la “lieta novella” :
“ll Governo ha finalmente inviato, come avevamo richiesto in più occasioni, alle Commissioni Parlamentari competenti il nuovo Schema di Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri contenente l’elenco delle opere infrastrutturali (ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 giugno 2019, n. 55)”
Nello schema di queste opere viene previsto, dopo tempi biblici, il raddoppio della rete viaria della Pontremolese. Oltre al finanziamento delle opere, viene previsto anche un iter semplificato nella realizzazione. Il nuovo decreto prevede non solo finanziamenti importanti per queste opere, ma anche una semplificazione delle procedure amministrative per realizzarle, con nomina dell’ Ing. Mariano Cecchetti in qualità di RFI -Referente di progetto Terzo valico dei Giovi e Nodo di Genova Direzione investimenti”.
“Nel nostro Paese anche quando le risorse ci sono le opere sono ferme per colpa della burocrazia” ci racconta l’esimio onorevole lunigianese. Orbene, egregio onorevole, con questa “fola”, non mi incanta! Per colpa non solo della burocrazia, ma della irresponsabilità della politica di chi ha aperto una crisi al buio, i lavori di Commissione sulla pontremolese verranno bloccati.
Chioserò la famosa affermazione di Bertolt Brecht:
“Beato quel popolo che non ha bisogno di eroi” con l’aggiunta: “Ma che non ha bisogno di eletti del popolo irresponsabili “. Dato l’incontestabile assunto che il suo leader politico Matteo Renzi di Italia Viva di cui Lei, On. Ferri Cosimo fa parte, ha da pochi giorni provocato la più incompresa crisi di governo degli ultimi 75 anni di regime parlamentare, facendo innalzare, come indubitabile conseguenza, lo spread per cui i nostri titoli di stato vengono considerati meno affidabili di quelli della Grecia. Le chiedo cortesemente di risparmiare alle popolazioni apuolunigianesi la presa di fondelli finale in questa legislatura che, non avendo sbocchi, porterà alle elezioni politiche in primavera . Ai confini dell’impero (condizione in cui si sentono alcuni miei cari amici ed ex colleghi di lavoro pontremolesi), le politiche si abbineranno alle amministrative. Dopo l’afflizione della pandemia da coronavirus che ci ha portato via in Lunigiana, un anno orsono, degnissime persone come l’ex Sindaco di Fivizzano, Paolo Grassi, ci risparmi, per cortesia, onorevole Ferri Cosimo, questa sua futile demagogia da fine impero. Io speriamo che me la cavo (citando un esimio insegnate) dal covid-19 e mi auguro che, il 2021, porti dritti verso l’oblio anche i populisti suonatori di flauto, simili incantatori di serpenti. Dati gli esiti del Referendum del settembre 2020, non serve essere un indovino per prevedere che, dopo la decurtazione di 350 parlamentari, rare saranno le opportunità di rielezione di candidati onorevoli di Italia Viva, a meno che, con l’ultima piroetta del voltagabbana di Rignano, non vi sia un accasamento nella Lega di Salvini.
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