Latina verso il voto di maggio in attesa dei programmi e propositi delle forze politiche in campo

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Mancano solo due mesi alle elezioni amministrative a Latina. Nessun programma si conosce da parte di partiti, associazioni, dalle decine di aspiranti sindaco, assessori e consiglieri comunali, un ritardo senza precedenti nel capoluogo pontino. La sfida – come sempre – è quella di ottenere risultati migliori che in passato. Dal punto di vista di osservatore privilegiato che viene a conoscenza in modo esauriente della realtà registro poco interesse da parte della popolazione latinense verso la politica, come avviene nel resto d’italia. Sono in pochi a sapere che dovranno recarsi alle urne a metà maggio Quali gli obiettivi da raggiungere? Se ne annoverano tanti in un momento difficile per vari motivi. Occorre superare l’emergenza, l’improvviso irrompere di un virus pericoloso, tre anni fa, ha mandato in frantumi le nostre sicurezze, l’ambiente socioeconomico in cui viviamo. Il virus ha fatto cadere nel buio il futuro, ha risvegliato paure rese poi effettive anche dalla guerra in Ucraina, dal terremoto in Turchia, dal fallimento di banche importanti, da improvvisi cambiamenti climatici. L’umanità ha superato epidemie e guerre, riuscendo a uscirne con progressi materiali. Sarà così anche questa volta? Aumenta da parte di chi ha meno, così come da parte di quello che è stato fino a poco tempo fa il ceto medio, la richiesta di aiuto e protezione. Latina dovrebbe riuscire ad ottimizzare e razionalizzare tutte le risorse a disposizione, a cominciare da un turismo mai decollato in una splendida zona del Bel Paese. Aspettiamo con ansia nuovi progetti, programmi, salti in avanti, disegni, propositi. Speriamo bene. Tocca alla prossima classe politica ed amministrativa farci conoscere quali punti di forza della città intende valorizzare, siamo di fronte a decisioni importanti che debbono lasciare da parte ogni localismo esasperato e aprire finalmente una finestra verso il mondo che ci circonda, lasciando da parte inutili personalismi e acerrime lotte per il potere.


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Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.