Al Karama è distrutto. Gli sfollati nell’ex Rossi sud. Ora c’è il pericolo di amianto. Rogo doloso?

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Un incendio, quasi sicuramente di origine dolosa, forse partito dalla parrocchia ortodossa, ha raggiunto e divorato il campo nomadi dell’ex centro di accoglienza Al Karama, in strada Monfalcone, nella zona tra  borgo Montello e Bainsizza. In breve i nove ettari sono stati divorati dalle fiamme che hanno distrutte gli alloggi fatti di eternit. Fino a tarda sera i Vigili del Fuoco e i volontari della Protezione civile hanno combattuto contro le fiamme. Gli ospiti, oltre 120, sono satti posti in salvo e sono stati assistiti dai servizi sociali del Comune, che hanno trovato per loro una sistemazione nell’ex Rossi Sud, in uno spazio isolato rispetto all’hub vaccinale.

L’allarme era scattato ieri pomeriggio, quando le fiamme sono divampate nei campi tra la discarica e l’ex centro Al Karama. Si è trattato sicuramente di un gesto doloso. il fuoco spinto dal forte vento, ha attraversato diversi ettari di terreni agricoli, raggiungendo strada Monfalcone. Le fiamme hanno rapidamente raggiunto anche le sterpaglie, alle spalle dell’ex Al Karama. Quando gli ospiti hanno iniziato a chiedere aiuto, ormai era troppo tardi e all’arrivo dei soccorritori il rogo aveva già coinvolto i rifiuti disseminati alle spalle delle casupole, attaccando le prime strutture. Per contenere l’avanzata dell’incendio e poi bonificare l’intera area, i Vigili del Fuoco sono stati impegnati con le squadre del pronto intervento coordinate da un funzionario, col supporto dei gruppi di protezione civile Associazione Nazionale Carabinieri, Associazione Vigili del Fuoco Volontari e Passo Genovese, oltre a un elicottero antincendio della Regione Lazio, coordinato da un Direttore Operazioni di Spegnimento degli stessi Vigili del fuoco. Era stato allertato anche il soccorso sanitario, con l’intervento di un’ambulanza che ha fornito assistenza ad alcuni soccorritori, mentre la Polizia Locale ha chiuso la strada.

L’opera di evacuazione del campo nomadi non è stata semplice perché diversi occupanti hanno cercato di recuperare i loro effetti personali dalle baracche. Degli sfollati si sono presi cura gli operatori del Pronto Intervento Sociale e il personale dei Servizi Sociali del Comune e la Caritas. Col supporto di Provincia e Prefettura è stato individuato uno spazio dell’ex Rossi Sud che da ieri sera è stato allestito per ospitare tutti gli sfollati del campo nomadi distrutto dal fuoco. Per gli accertamenti sulla natura del rogo sono al lavoro Polizia e Carabinieri.


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