Acqua alta a Venezia, non si può contare sul Mose. Infatti “non è tecnicamente possibile” alle condizioni attuali il sollevamento, anche parziale in momenti di emergenza, del sistema Mose. Lo riferiscono fonti del Consorzio Venezia Nuova.
L’ipotesi era stata avanzata tempo fa dall’ex provveditore alle Opere pubbliche, ma non rientra nei compiti istituzionali del consorzio commissariato, incaricato di mantenere la legalità e di completare l’opera ingegneristica. Al momento, le bocche dotate di impianti definitivi per il sollevamento sono due, quella di Lido Treporti e quella di Chioggia. L’unica possibilità risiederebbe in un ordine impartito da un’autorità pubblica preposta, e comunque – ribadisce il Cvn – il sollevamento di una parte delle dighe non ‘salva’ la laguna da un’acqua alta eccezionale.Come è triste Venezia ora che tutto è sommerso La cripta di San Marco allagata l’acqua salata corroderà, lentamente, tutto. Conte ci ha messo la faccia ed è andato su e giù per la laguna e ha annunciato che il mose sarà pronto fra due anni, mentre gli altri sono rimasti lontano.La politica è in confusione ed ha fallito. Salvini ne approfitta per assumere il comando e i pieni poteri.
Se sbanca in Emilia-Romagna, nessuno lo reggerà più e andrà a governare. Ora Venezia affoga con tutti i suoi tesori e le prossime ore saranno ancora difficili, perché l’alta marea ritornerà.


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.



Articolo precedenteMa non è una cosa seria
Articolo successivoStrade d’Europa, oggi Procaccini presenta il suo portale a Roma