Approvato ieri il nuovo progetto di “base diffusa” per l’area militare di Coltano

“Non cambia niente anzi si spenderanno più soldi” denuncia il Comitato No Base che prepara una manifestazione nazionale per il 21 ottobre

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PISA – Con 4 presenti su 7 dei rappresentanti politici delle aree interessate più i vertici del parco di San Rossore passa lo studio di prefattibilità della nuova base militare dei paracadutisti del Tuscania, del Gis e del nucleo cinofilo dei Carabinieri con soli 2 voti favorevoli e 2 astenuti. Un nuovo progetto di “base diffusa”, “green” ed “ecosostenibile” voluto in primis dal presidente della Regione Eugenio Giani, in sostituzione di quello di 73 ettari a Coltano del costo di 190 milioni di euro siglato dal presidente del Consiglio Mario Draghi nel 2022 (foto del progetto in fondo all’articolo). Il nuovo progetto resta per ora un’incognita in attesa di comunicazioni ufficiali se non per qualche anticipazione filtrata nella giornata di ieri. Secondo queste informazioni per la nuova “base diffusa” si intende un frazionamento delle strutture dal vecchio accordo in più località e l’integrazione del grosso della nuova base all’interno del Cisam, la base della Marina Militare contigua a Camp Darby e presente nell’area dagli anni ’50. Il decentramento della base sarà realizzato, sempre secondo le ultime notizie, in provincia di Pontedera in località Villa Isabella, dove verrà realizzato un autodromo e il poligono di tiro e di addestramento. Il vecchio progetto di Coltano prevedeva anche appartamenti, pista per elicottero, poligono e altre varie strutture all’interno dell’area protetta dal Parco di San Rossore e tali strutture non è ancora stato comunicato dove e se verranno costruite o dislocate. Inoltre, sempre restando alle indiscrezioni filtrate nella giornata di ieri, le istituzioni in compenso al cambio di progetto, promettono la piantumazione di nuovi alberi in sostituzione di quelli che verranno abbattuti per permettere i lavori e la bonifica del vecchio reattore nucleare all’interno del Cisam che comunque attendeva la dismissione da anni e resta l’ultimo deposito di stoccaggio di materiali radioattivi d’Italia. Nonostante questi cambiamenti progettuali i movimenti pacifisti, il Comitato No Base e i partiti di Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, Una Città Per Tutti, per quanto riguarda il consiglio comunale pisano, già riuniti in una grande manifestazione con 10 mila persone lo scorso 2 giugno e anche ieri presenti al presidio nella località del tavolo istituzionale dove è passato il nuovo progetto, non sono per niente convinti che la nuova base, definita dalle istituzioni una “nuova opportunità” sia una buona ragione o un traguardo raggiunto per interrompere la protesta e per questo restano sul piede di guerra e preparano un’altra grande manifestazione nazionale per il 21 ottobre in concomitanza tra le basi militari della Sicilia e di San Piero a Grado: “Per noi non cambia niente né a livello politico né a livello sostanziale con il nuovo progetto di base diffusa – dichiara Valerio del Comitato No Base – perché le necessità militari del governo restano le stesse e l’area all’interno del Cisam che ospiterà la base è anch’essa un’area protetta come quella di Coltano e quindi non cambierà niente per quanto riguarda la tutela ambientale di un parco naturale di rilevanza nazionale. Per questo – continua – chiediamo anche le dimissioni del presidente del Parco di San Rossore Lorenzo Bani per aver dato l’ok nella giornata di ieri a una base all’interno di un’area verde già fortemente militarizzata. Come restiamo contro a qualsiasi insediamento in qualsiasi territorio italiano e a un’escalation militare per un territorio come il nostro già fin troppo militarizzato e che necessita di altri tipi di investimenti. Inoltre è più che probabile che alla fine si vada a spendere di più dei 190 milioni previsti perché una base decentrata richiederà più denaro per la costruzione e per la logistica”.


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Divento giornalista pubblicista nel 2012 lavorando per Il Tirreno per quattro anni e mezzo nella redazione della cronaca di Livorno, in seguito faccio varie esperienze personali sempre volte ad accrescere la mia esperienza professionale. Ho collaborato con più di un giornale on line, guidandone alcuni, ho lavorato come addetto stampa nel campo della politica, dello sport e dello spettacolo, attualmente affianco la professione giornalistica a quella di scrittore.