Calcio, la forza di Borgo Montello in una serata indimenticabile con duemila persone presenti

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Arriva il drone con il pallone depositato al centro del campo di gara. Così comincia la finalissima del torneo delle borgate di calcio di Borgo Montello, una lunga tradizione che si rinnova ogni anno. Duemila persone presenti allo stadio dedicato a Oscar Zonzin, una folla divertita in un’atmosfera gioiosa e festosa. Organizzazione da dieci e lode, folklore genuino, fuochi d’artificio, una serata indimenticabile durata sino a notte fonda. Prima la partita con il successo di Campovivo, poi un’abbondante libagione in piazza con protagoniste le sette squadre partecipanti. Borgo Montello ha diffuso il messaggio e i valori rappresentati dalla nostra terra, un territorio che ha dimostrato vivacità e voglia di crescere tutti uniti. Un gruppo di dirigenti profondamente impegnati giornalmente a far crescere la manifestazione. Hanno cercato di operare in piena sintonia, pronti a mettersi in discussione in ogni momento, aperti al confronto e al dialogo con allenatori, giocatori, arbitri, dirigenti, in un mondo rurale che conserva i valori di una volta. Il torneo delle contrade è una brillante iniziativa che condividiamo in pieno. L’ attività sportiva è sempre stata alla base di alcuni progetti realizzati al Montello, si è inteso valorizzare i borghi in pieno, cercando di portare la voce dei cittadini al centro, senza alcuna conflittualità. Di azioni concrete a Borgo Montello e dintorni ne hanno fatte tante, avendo una visione del mondo rivolta al futuro nel segno della fratellanza e dell’inclusione, passo dopo passo aiutano sempre di più i deboli nel segno di una tradizione che distingue il borgo dal 1932. Ci si tuffa in un mondo felice con iniziative appropriate, senza divisioni ma con l’unico obiettivo di raggiungere un risultato importante come quello di divertire la gente.


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Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.