TERRACINA – Piazza Municipio a Terracina, un piano di calpestio posto in opera oltre duemila anni fa, con adiacente la altrettanto millenaria Via Appia, circondata da edifici di età medievale e da altri di più recente realizzazione, oggi affiancata da un teatro romano venuto alla luce tempo addietro, è una location quasi unica al mondo nel suo genere.
Da sempre sede abituale di spettacoli, manifestazioni, concerti, sfilate, e quant’altro, oggi pare destinataria di attenzioni particolari (doverose, s’intende) riconducibili a questioni di sicurezza e di ordine pubblico, che ne potrebbero compromettere la fruizione da parte di coloro che intendano organizzare eventi di ogni genere, non ultima la tradizionale tombola di Ferragosto, che si svolge in occasione della Festa dell’Assunta.
Ma in virtù della recentissima Circolare Ministero dell’Interno nr. 11001/1/110/(10) c.d. Circolare Piantedosi (Prefetto Matteo Piantedosi) emanata in data 18 Luglio 2018, la quale sostituisce la c.d. Circolare Gabrielli e successive, nelle nuove linee guida, evidentemente meno rigorose per gli addetti ai lavori, vengono altresì assunti in considerazione parametri e metodi di valutazione che ben potrebbero applicarsi con favore a manifestazioni come la classica “tombolata di ferragosto”, come del resto verosimilmente avvenuto nei giorni scorsi, allorché per altro evento vi fu la presenza di centinaia di partecipanti nella medesima piazza, in ossequio alla novella di che trattasi.
L’adozione di specifici approcci ingegneristici (a costi di certo non proibitivi), consentirebbe di valicare le difficoltà oggettive dello stato dei luoghi, ed allo stesso tempo garantire gli standard di sicurezza cogenti, avvalendosi altresì di operatori volontari di protezione civile debitamente formati.
Ma la questione cui si andrà incontro in futuro non sarà di certo migliore di quella odierna: come verrà affrontata la “safety first” quando sarà reso fruibile il teatro romano, ad oggi riportato quasi integralmente alla luce e di “prossima” re-inaugurazione ?
Anche nel caso di specie le vie di fuga e l’accesso da parte dei mezzi di soccorso risentirebbero di forti criticità, attesa la collocazione della struttura in area ancor più ristretta, e quindi la rispondenza agli obblighi in materia di sicurezza dovrà essere tenuta in debita considerazione sin da ora che sono in corso i lavori di ripristino.
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