Christian ha perso le gambe ma non la voglia di vivere, il coraggio e la forza del ragazzo livornese

Il ragazzo scherza ed è ottimista, tutta la forza ed il coraggio di Christian

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LIVORNO – Il ritorno in motorino, poi la caduta e il buio. Dei ragazzi eroi hanno fermato la sua emorragia con delle cinture e Christian non ha parole per ringraziarli. Adesso è vivo, in un letto di ospedale, ma con una gran voglia di tornare a fare ciò che amava, senza paura e con coraggio. Christian ha 22 anni, è vivo, si è svegliato ed ha superato in fretta il trauma della mancanza degli arti inferiori, perché ha prevalso il desiderio di ringraziare tutti coloro che gli sono stati vicini, i ragazzi che lo hanno salvato, i medici e tutte le persone che hanno donato per permettergli di acquistare, appena tornerà a casa, delle protesi. La raccolta fondi ha già toccato quota 130.000 e serviranno, perché la riabilitazione avrà costi elevatissimi. Ma non si perde d’animo e butta il cuore oltre l’ostacolo, vuole partecipare alle Paralimpiadi di Parigi 2024. Infatti Christian è anche l’allenatore dell’Unione canoisti livornese e adesso non ha dubbi su quale sia il suo prossimo obiettivo. Medici e psicologi sono stupiti, quel ragazzo si è svegliato in pochissimo tempo ed è di un ottimismo che, affermano: “Non si era mai visto prima”.

Adesso Christian è determinato a pensare a ciò che gli è rimasto e non a ciò che ha perso, non vede l’ora d’indossare le gambe nuove, di allenarsi e di poter iniziare l’università, Scienze motorie. A fianco ha la sua famiglia, la sua ragazza, un numero incalcolabile di amici e tutta la sua città, tutta la sua regione, che si sono mobilitate compatte dimostrando un grande senso di umanità e calore, questo Christian lo ha sentito nitidamente.

Ieri Christian Volpi ha affidato il flusso incontenibile di emozioni ai social, con un lungo post su Instagram:

Ciao a tutti, scusate la faccia pallida, il graffio all’occhio e i capelli più unti di sempre, ma vorrei che faceste attenzione ad un’altra cosa. Al mio sorriso, il sorriso che mi ha portato avanti fino ad oggi, ancor prima di quella sera, che nonostante tutto non è sparito. Ci tenevo a ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuto, sia nella raccolta fondi sia semplicemente con parole di supporto, che se pur possono sembrare “ripetitive” come tanti mi hanno detto, credetemi, non sono mai abbastanza. Ringrazio tutto il mondo, non credevo che un semplice ragazzo di una semplice città riuscisse a scatenare una cosa del genere. Sarà perché nella mia vita, non ho mai voluto del male a nessuno, e di conseguenza ho sempre voluto bene a tutti, e tutto quell’amore che ho coltivato nel cuore delle persone, ora è sbocciato in un momento così delicato, come quando, alla fine di una tempesta, l’acqua che è scesa dal cielo aiuta i fiori a sbocciare. Ringrazio chiunque mi abbia pensato, ma soprattutto ringrazio i miei amici stretti (non ve ne abbiate a male eh) che sono riusciti a far arrivare la mia storia anche a persone famose (delle quali non faccio i nomi, sarebbero troppe e sinceramente sono così rincoglionito dai farmaci che non saprei nemmeno dirvele tutte). Detto questo, ci vediamo fuori dall’ospedale il prima possibile, pronto a combattere e ad allenarmi come ho sempre fatto. E ricordatevi! Forza Livorno! (ma anche l’Atletico Madrid mica male eh…).


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Giurista e giornalista pubblicista dell'Ordine della Toscana, ho vissuto a Firenze, Parigi e Roma senza mai smettere di essere livornese. Per il mio territorio nutro un interesse atavico, un amore senza condizioni. La mia seconda Casa è l'isola d'Elba. Appassionato di scrittura sin dalla più tenera età, gestisco la sezione Toscana della testata oltre ad altre collaborazioni online e su carta stampata.