Cisterna, denuncia un parente per furto ma lei stessa sottrae fondi dalla società della sorella

CISTERNA DI LATINA – Era stato denunciato per furto delle monete delle macchine installate presso la lavanderia che la donna, parente dell’uomo, gestisce a Cisterna. Una vicenda particolare che riserva svolte interessanti e che nasce dai sospetti di appropriazione indebita di soldi per migliaia di euro da parte dell’uomo, cognato della donna denunciante e marito della sorella con cui è in società.

La denuncia fatta al Commissariato di Polizia di Cisterna sarebbe appoggiata dalle immagini riprese da alcune telecamere di sorveglianza installate nell’attività di famiglia, ma contro la revoca delle autorizzazioni di polizia per guardia particolare giurata l’avvocato dell’uomo, Maria Antonietta Cestra, ha proposto ricorso e ha quindi ricostruito l’intera vicenda. «Il mio assistito è stato accusato di aver rubato a casa propria da chi a sua volta è accusato di aver sottratto denaro dai fondi della società». Questo il succo della difesa che ha permesso al Tar di sospendere l’efficacia della misura cautelare in attesa della definizione dei vari giudizi pendenti.

Emerge infatti che le due sorelle da qualche tempo sono ai ferri corti. La moglie dell’uomo denunciato ha denunciato a sua volta la sorella per la sparizione di oltre 90 mila euro, che sono la differenza tra quanto registrato dalle lavatrici e quanto dichiarato dai bilanci compilati dalla denunciante. Una cifra che l’avvocato Cestra precisa essere di molto superiore alla somma che la denunciante contesta al cognato guardia giurata. L’uomo, tra l’altro consapevole della presenza delle telecamere, da sempre ha provveduto ad occuparsi della manutenzione dei macchinari, affidata anche ad una ditta specializzata con cui lui era in prima persona in costante contatto.

Intanto gli oltre 90 mila euro sottratti non risulterebbero in alcun movimento sui conti della società. Dopo che la difesa avrà avanzato sospetti di ritorsione nei confronti della coppia da parte della denunciante, sarà l’autorità giudiziaria a fare luce sulla vicenda.