Da non crederci: era dal ’68 che non si viveva un momento così esaltante,politicamente (civilmente) gioiosamente arrabbiato e determinato. I giovani non si sono mai addormentati nonostante l’anestesia o il narcotico delle diaboliche “scritture”. Una rivoluzione,questa,più galileiana che copernicana,si spera senza abiura. “Uno spettro si aggira per l’Europa […] tutte le potenze […] si sono alleate in una santa battuta di caccia contro questo spettro: papa o zar,Metternich e Guizot,radicali francesi e poliziotti tedeschi…” E’ l’incipit del Manifesto di Marx-Engels (1848), che possiamo ancora citare pensando al clima come un altro,diverso “spettro” che minaccia non solo l’Europa, assolutamente comune e “comunista” (globale). Papa Ratzinger,nel 2005, scriveva (Omelia) “Il relativismo ha fatto guasti e continua a fare da specchio e da cassa di risonanza dell’attuale umor nero dell’Occidente.Lo paralizza quando già è immobile e spaesato,lo rende inerme quando già è arrendevole,lo rende perplesso quando già è poco incline ad accettare le sfide” Greta e tutti i giovani di un ’68 di ritorno hanno accolto la sfida,sono pronti a sfidare i potenti della terra. Per ora, le loro armi sono la passione e la fede nel cambiamento, l’utopia, si spera intercambiabile con una sana ideologia.
In questo clima di effervescenza climatica rattrista e disturba dover sostenere l’insostenibile logorrea del climaterico Renzo Strapuntino, ancora una volta dalla Gruber,alla quale contestiamo di aver consentito al “venditore di polli” di sproloquiare in prima persona senza interromperlo,lasciando a bocca asciutta gli interlocutori. Ci si chiede con quale coraggio e faccia costui si spacci come e per autore -letterario(ha pubblicato un libro) e politico-,soprattutto, come . (gmaul)
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