Si chiama Secondo ma è arrivato spesso primo. Ci riferiamo a Carboni, il ristoratore storico del lido di Latina che conoscono tutti. Nato nel 1952 – di origine marchigiana – Secondo è stato avviato alla pallacanestro da coach Angelino Muzio, sempre alla ricerca di ragazzi pronti ad abbracciare il basket. E’ stato l’oratorio salesiano Don Bosco il primo campo ad essere frequentato da Carboni, alto 1.90 con un fisico da granatiere, subito tesserato con l’Associazione Basket Latina. Quando Tonino Costanzo – mitico allenatore della Stella Azzurra Roma e selezionatore regionale della Federcanestro – visionò alcuni giocatori laziali nel palazzetto di viale Tiziano – a Roma – rimase impressionato da Secondo durante il provino.Non conosceva il cognome. “Come si chiama quel ragazzo?” Angelino, presente in tribuna, urlò a squarciagola: Carboniiiii. Anche Sandro Catani partecipò al raduno nella capitale, suscitando come sempre impressioni favorevoli. Il migliore risultato Secondo lo ha raggiunto conquistando nel 1975 la serie B con l’Ab Latina al termine di una stagione trionfale. Poi ha contribuito alle affermazioni di Sicma Sud e Duprè Gomme. E” stato uno dei primi giocatori a schiacciare a canestro, quando i nerazzurri eseguivano il riscaldamento prepartita nel pallone pressostatico del Circolo Cittadino la “ruota” terminava con uno schiaccione di Secondo tra gli applausi convinti degli spettatori. Carboni ha interpretato il ruolo di ala grande, mettendo in azione un fisico importante, meno votato allo scatto ma davvero forte sotto canestro. Non a caso era, assieme al centro, il giocatore più alto della squadra, quindi in casi particolari poteva anche sostituirsi al “numero 5” come post alto o pivot basso. L’ala forte deve avere un fisico in grado di reggere l’urto degli avversari, in difesa deve sostenere a sua volta l’impeto del rivale ed essere pronto ad andare a rimbalzo.
IN FOTO SECONDO CARBONI, QUARTO DA SINISTRA IN ALTO.
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