Eccellenza, Toccafondi rompe il silenzio: “Sono arrabbiato come tutti ma al tempo stesso pronto a ripartire”

Il Presidente : "Ho l'obbligo morale di riportare in alto il Livorno"

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LIVORNO – A muso duro ma a cuore aperto e con una passione che erano anni che un presidente non dimostrava.  Il numero uno del Livorno Paolo Toccafondi ha rotto il silenzio due giorni dopo il dramma sportivo di Pomezia e l’ha fatto con un tono perentorio e determinato con l’obiettivo di tirare una riga il prima possibile e ripartire: Ho aspettato 48 ore per metabolizzare un momento sportivo che non avrei voluto vivere ma il calcio è così. Io sono abituato a combattere e siccome l’affetto vero si dimostra quando le cose vanno male mi sono sentito gratificato con tutti gli appassionati che mi hanno rincuorato ed ecco che oggi sono ancora più incazzato perchè non posso mettermi la sciarpa come avevo promesso a inizio anno, mi sento privato di qualcosa che ci meritavamo. Da domani si fa una doccia e si lavora per andare in Serie D, io spero tra un mese ma senza dubbio l’anno prossimo”. 

Già, l’obiettivo è ripartire il prima possibile, sul come è lo stesso Toccafondi a dettare la linea: “Per come hanno reagito i tifosi e per come ci hanno seguito durante tutto l’anno io ho l’obbligo morale di riportare il Livorno in Serie D. Ad agosto, appena arrivato feci quattro promesse – zero debiti, settore giovanile, livornesità e promozione – di queste solo l’ultima non ho rispettato ma farò di tutto per realizzarla tra un anno. Professionalmente spero che il torto che abbiamo subito e che ci ha privato di quello che ci meritavamo possa essere riparato altrimenti senza piangersi addosso e a testa alta si riparte facendo tesoro degli errori fatti”.

Sulla prossima stagione, da preparare senza ancora aver la certezza della categoria: Il primo passaggio sarà quello di decidere l’organigramma della prossima stagione, da questa decisione a cascata arriverà il resto. Voglio una squadra che assomigli ai livornesi, cercheremo di creare un gruppo più operaio con ghigna e gamba. Meno benefit che magari a qualcuno hanno dato alla testa… Su come formeremo l’organico ne ragioneremo con lo staff tecnico, dopo aver fatto una squadra dal 16 agosto non ci spaventa più niente, l’obiettivo sarà quello di formare una prima ossatura di giocatori importanti che andrà integrata una volta che la giustizia sportiva si sarà espressa sul caso – Figline. L’obiettivo che mi sono prefissato in testa è quello di rivedere il prima possibile uno stadio come quando giocammo contro il Tau, lavorerò per questo”. 

La squadra, dopo aver dominato il girone, ha cambiato in peggio il suo cammino partendo dagli spareggi e il presidente lo sa: “Il momento di rottura lo si è vissuto contro il Figline quando in vantaggio di uomini e punteggio ci siamo ritrovati in nove e poi sappiamo tutti come è finita… rendiamoci conto come abbiamo perso, la gara maledetta con il Tau o i rigori di Pomezia, durante gli spareggi abbiamo subito vari schiaffi e adesso dobbiamo avere la giusta incazzatura per poter ripartire”. 

 


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Livornese classe ‘99, mesi fa ho coronato il mio sogno diventando giornalista pubblicista. Ho già collaborato con diverse testate occupandomi di sport, la mia prima passione. Nel tempo libero amo leggere, informarmi e viaggiare.