Fallimento del parcheggio Odeon, per Spil è crack finanziario

Riduzione del capitale sociale a 100 mila euro

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LIVORNO – Circa 24 milioni di euro di debito, passivo di quasi 5 milioni per il 2021, 2 milioni per il 2022 e un milione e mezzo fino al 15 novembre 2023 e riduzione del capitale societario previsto per legge a 100 mila euro. La delibera viene votata con esito favorevole dalla seconda commissione consiliare del Comune di Livorno. “Una situazione finanziaria da anni estremamente preoccupante con affitti che non coprono gli oneri e gli introiti del parcheggio Odeon estremamente al di sotto di quello che si credeva”. Così dichiara l’amministratore unico Bagnoli durante la commissione indetta dalla capogruppo del Movimento Cinque Stelle Stella Sorgente questa mattina. La società Spil S.p.A. si è costituita nel 1928, per volontà del Comune, con la finalità di ottenere dal Governo provvidenze e concessioni per il porto di Livorno e nel 2001 ricevette grazie alla delibera comunale un consistente aumento di capitale. Appartamenti vicino all’interporto, terreni a Collesalvetti, capannoni, edifici come il parco Odeon e la sede di via Calafati, il patrimonio di Spil è ampio. Nel 2001 l’aumento di capitale garantito dal Comune per il parcheggio Odeon: “Adesso siamo costretti ad assistere al funerale di Spil” sottolinea Stella Sorgente. La maggior parte dei debiti di Spil sono nei confronti di istituti bancari e verso enti. Il patrimonio immobiliare sarà valutato da una società di Roma anche se per ora non ci sono state manifestazioni di interesse. Il vero interrogativo adesso sarà il futuro del parcheggio Odeon.


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Divento giornalista pubblicista nel 2012 lavorando per Il Tirreno per quattro anni e mezzo nella redazione della cronaca di Livorno, in seguito faccio varie esperienze personali sempre volte ad accrescere la mia esperienza professionale. Ho collaborato con più di un giornale on line, guidandone alcuni, ho lavorato come addetto stampa nel campo della politica, dello sport e dello spettacolo, attualmente affianco la professione giornalistica a quella di scrittore.