Renzi imperversa in concorrenza col Covid, da questo chissà riusciremo a immunizzarci ma da quello? E’ davvero una tragedia italiana, un’anomalia talmente squassante da rimanere tramortiti, non fosse altro per l’irresponsabilità, malafede, ingordigia di possesso e altro. Una crepa per un paese di per sé già oltremodo crepato, paese del pressappoco, del vattene a pesca di, soprattutto della “mezza cultura” di cui tanti, troppi sono gli indici sgradevoli e squalificanti. Un popolo della forchetta piuttosto che della penna o del libro: l’importante è abboffarsi, il resto è “frittura” cioè aria fritta dicasi cultura. Aveva pur ragione E. Flaiano: il popolo italiano avrà sempre bisogno del “padre”(!),insomma, del pugno di ferro. Prova ne siano Conte e la Merkel la quale, in una repubblica democratica, tiene la barra dritta declinando ogni devianza a favore dell’utile e della sanità nazionali. Un paese di cui la Calabria è il riflesso o riflusso condizionato dell’ignoranza sommersa pronta a venire a galla ogni qual volta le falle non possono essere tappate. ll Covid benché letale ha avuto se non altro il merito di sollevare le pezze stracciate o a colori stese sia sulla Sanità sia sulla Suola, tra le vittime più i vista di mali atavici. Tutti aspettiamo impazienti di sferrare un calcio davanti, uno di dietro a quest’anno bestiale, infame che ci ha ammorbato e distrutti, “anno bisesto anno funesto” in tutto e per tutto! Deprivandoci perfino dei piaceri più legittimi tra cui un “bianco Natale”. No, non quello spendereccio e mangereccio da me mai calcolato e condiviso, quello delle tradizioni “tribali” ovvero imposte da taluni obblighi prescrittivi sacri o profani, a conti fatti “industriali”. Dico invece del Natale della solidarietà e del “buon costume” partner ideale della “buona novella”! Di piaceri semplici e calda umanità, anche di color grigio che poi è il colore della cenere cioè dell’umiltà, più caldo del bianco come la neve e il ghiaccio.
“Fratello ronzino, come va con le biade, le biade?/ Come va il signor padre e la signora madre?/ Grazie tanto per l’avena, io mangio di solito il cavolo/ e questa notte un poco turbato è il mio animo./Per stanotte c’è ancora libero un posto nella scuderia?/ Giusto per questa notte e solo per compagnia!” (B. Brecht) > Un bell’esempio, rincuorante di un Grigio Natale! (Gimaul)
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