I Vecchi

[Testo (poetico)-canzone di Jaques Brel (più noto per “Ne me quitte pas”), dedicato a tutti i vecchi che furono e che sono,specie a quelli sterminati dal virus assassino (ma anche dall’incuria)]

< I vecchi non parlano più/ o talvolta solo con la coda dell’occhio./Anche se ricchi,sono poveri:non hanno più illusioni/e un solo cuore per due./In loro si sentono il timo,il pulito,la lavanda/e le parole d’un tempo. // Anche se vivono a Parigi,in realtà vivono tutti/in provincia/ quando si vive troppo a lungo!/E’ per avere troppo riso che la loro voce s’incrina/ quando ti parlano del passato…/ E’ per avere troppo pianto che le lacrime fanno brillare/ancora le loro palpebre…/E se tremano un poco è perché vedono invecchiare/la pendola d’argento che fa le fusa in salotto/ e dice sì, dice no! dice: vi aspetto!/ I vecchi non sognano più/ i loro libri sonnecchiano/ il loro pianoforte è chiuso…../ E’ morto il gattino e il vino della domenica/ non li fa più cantare…./ I vecchi non si muovono più,/i loro gesti sono diventati troppo rugosi/ troppo piccolo è il loro mondo: / dal letto alla finestra,dal letto alla poltrona,/ e poi dal letto al letto…./ E se escono ancora,a braccetto, tutti vestiti e impalati,/ è per seguire il funerale di uno più vecchio di loro/ o di una donna ancora più vecchia…./ E per il tempo di un singhiozzo,per un’ora soltanto/ dimenticare la pendola d’argento che fa le fusa in salotto / e dice sì,dice no….dice: vi aspetto!/ No,non muoiono i vecchi! /Un giorno si addormentano e dormono un pò troppo/ si tengono per mano, hanno paura di perdersi…/Eppure si perdono e uno resta resta là,/ il migliore o il peggiore,il dolce o il severo…../ E poco importa che,chi dei due rimane, si ritrova all’inferno…./ Voi forse lo vedrete talvolta attraversare/sotto la pioggia e in angoscia il presente,/ quasi scusandosi di non essere più lontano…./ E, davanti a voi, sfuggire la pendola d’argento/ per l’ultima volta, che fa le fusa in salotto e dice sì / dice no e dice: vi aspetto!> (J.Brel,1969)    (gimaul)