Il caffè storico delle Giubbe Rosse

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Il Caffè storico delle Giubbe Rosse                                            di Firenze

Il Caffè Le Giubbe rosse era una delle passeggiate preferite per le piazze di Firenze, una tappa obbligata degli itinerari letterari. Il Caffè, chiamato così per il colore delle giubbe indossate dai camerieri, retaggio della moda viennese del tempo, era stato punto di riferimento per gli intellettuali della rivista Leonardo e La Voce: Giovanni Papini, Ardengo Soffici, Giuseppe Prezzolini e altri.

Le Giubbe Rosse, celebre Caffè fiorentino, luogo di ritrovo frequentato da poeti, scrittori, letterati, artisti italiani e stranieri, prima di diventare laboratorio letterario, fu la meta preferita di esuli politici, intellettuali provenienti da ogni dove. Anche Lenin di passaggio a Firenze, vi fece la sua comparsa. Questo caffè ha consacrato nel temposx la sua fama di fucine di idee e di trasgressioni.

Fra quei tavoli si aggirava, in altri tempi, Dino Campana che chiedeva invano attenzione per i suoi Canti Orfici che furono consegnati a Papini e non furono mai più ritrovati. Il poeta di Marradi fu costretto a riscriverli facendo leva sulla memoria personale, ma il dolore di quella perdita fu un colpo durissimo per le sue condizioni psichiche.

Le Giubbe rosse fu, inoltre, il caffè dei futuristi, il loro quartiere generale, dove nacque la rivista letteraria di avanguardia Lacerba, fondata nel 1913 da Giovanni Papini e Ardengo Soffici e, dopo la Grande Guerra, ospitò scrittore e artisti del calibro di Eugenio Montale, Emilio Gadda, Umberto Saba e successivamente Carlo Bo, Tomaso Landolfi, Mario Luzi.

Fra le due guerre Le Giubbe Rosse ospitarono Carlo Bo, Mario Luzi, Eugenio Montale, Tommaso Landolfi, Piero Bigongiari. Vi fiorì l’ermetismo. In questo periodo nel celebre Caffè fiorentino si aprivano discussioni sui libri appena usciti molto spesso scritti dai frequentatori del Caffè. Dopo la seconda guerra mondiale il Caffè fu frequentato da Elio Vittorini, Salvatore Quasimodo e ancora dopo da Curzio Malaparte ed Ezra Pound.

In questo storico locale letterario, caratterizzato da un notevole fervore culturale, ho avuto modo di seguire, durante il mio soggiorno a Firenze, incontri letterari, festival culturali, visioni di film e reading di poesia.


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