“Il carcere deve essere un luogo in cui è possibile vivere”

Letti i nomi dei 31 suicidi negli istituti penitenziari nel 2024 dal sindaco e dal Garante dei detenuti

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LIVORNO – Il nome di 31 suicidi avvenuti in carcere nell’ultimo anno in tutto il territorio nazionale sono stati letti questa mattina in piazza del Municipio dal Garante dei detenuti del Comune di Livorno Marco Solimano e dalla presidente della Camera Penale Aurora Matteucci alla presenza del sindaco Luca Salvetti nell’ambito di una manifestazione a carattere nazionale. Un momento di riflessione e una testimonianza di un fenomeno in aumento. Ai 31 suicidi di carcerati se ne aggiungono 3 degli agenti di polizia penitenziaria. “I casi sono tornati ai livelli storici peggiori – condanna Solimano – serve una collaborazione tra Camera Penale, istituzioni e politica per migliorare le condizioni delle carceri e il problema del sovraffollamento, il carcere deve essere un luogo di comunità e servono spazi sociali per il nuovo padiglione di media sicurezza delle Sughere”. “Il carcere deve essere un luogo in cui è possibile vivere – aggiunge Salvetti – chiederemo gli strumenti necessari a livello nazionale per redigere un documento e prossimamente verrà organizzato una seduta del Consiglio Comunale alle Sughere e un’altra al carcere di Gorgona.


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Divento giornalista pubblicista nel 2012 lavorando per Il Tirreno per quattro anni e mezzo nella redazione della cronaca di Livorno, in seguito faccio varie esperienze personali sempre volte ad accrescere la mia esperienza professionale. Ho collaborato con più di un giornale on line, guidandone alcuni, ho lavorato come addetto stampa nel campo della politica, dello sport e dello spettacolo, attualmente affianco la professione giornalistica a quella di scrittore.