Il cinema racchiude in sé molte altre arti; così come ha caratteristiche proprie della letteratura, ugualmente ha connotati propri del teatro, un aspetto filosofico e attributi improntati alla pittura, alla scultura, alla musica.
Akira Kurosawa
Il termine “cinematografo”, che deriva dal greco (kìnema “movimento” e gràfo “descrivere”) e significa “descrizione in movimento”, fu impiegato dai fratelli francesi Louis e Auguste Lumière nel 1895 per la loro invenzione. Il cinema è la tecnica che, attraverso apposite attrezzature di ripresa e di visualizzazioni di immagini in movimento proiettate su un grande schermo rettangolare di grandi dimensioni in una sala buia, produce film, spettacolo e talvolta forme d’arte.
Anche oggi le immagini, che scorrono sul grande schermo, sono una forma diretta, immediata e moderna di linguaggio, soprattutto se rivolte alle giovani generazioni assorbite sempre più dai social network e dal Web.
Lo sceneggiatore e regista francese, Jean Cocteau, ha detto che «il cinema è la scrittura moderna il cui inchiostro è la luce». Oltre ad essere una macchina, uno strumento per riprodurre meccanicamente la realtà, il cinema è anche un reinterpretazione del mondo, una invenzione artistica, che riveste un ruolo fondamentale nella nostra cultura contemporanea.
Mezzi e materiali, capacità artigianali ed effetti speciali, costumi e scenografie, trucchi e parrucche, musiche e tecnici del suono ed invenzioni geniali sono messi a disposizione e costituiscono il cinema che, come opera complessiva e di gruppo, oltre ad essere un fenomeno culturale e di consumo e un mezzo di comunicazione di massa, è un veicolo di creazione artistica. Infatti, secondo il famoso regista e produttore cinematografico svedese, Ingmar Bergman, «non c’è nessuna forma d’arte come il cinema per colpire la coscienza, scuotere le emozioni e raggiungere le stanze segrete dell’anima».
Ha scritto il regista italiano Francesco Rosi che «Non esiste una forma d’arte più completa del cinema nel rappresentare la vita e i personaggi di un contesto sociale e politico». Il cinema, infatti, può descrivere, raccontare e approfondire grandi temi e mutamenti sociali e con la sua capacità visionaria aiuta ad interpretare quello che ci circonda.
Pier Paolo Pasolini aveva teorizzato il film come un linguaggio della realtà che racconta storie diverse a seconda dell’epoca; alla gente piacciono le storie, non si stanca mai di vederle o di sentirle, perché fanno parte della vita di ciascuno di noi.
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