Relativamente al nuovo centro di accoglienza che dovrebbe ospitare circa 35 immigrati presso una struttura a via del tufello, è subito allarme sia tra i cittadini che per Apl, immediatamente schierata in modo netto e deciso contro questa decisione.
Una decisione, che a quanto pare è caduta all’improvviso che ricade come una grande tegola anche sull’amministrazione comunale che ha riferito di aver ricevuto notizia qualche giorno fa, aggiungendo di vere le mani legate in quanto a decidere è direttamente la Prefettura di Latina.
“Ormai è chiaro, scrive APL, che l’assenza di informazioni alla popolazione fa parte di una strategia ben orchestrata, mirante all’impedimento di adeguate manifestazioni di protesta contro l’apertura di nuovi Cas . Ciò non toglie che comunque, ogni volta che un nuovo centro si apre, dopo poco tempo inizino ad arrivare segnalazioni di residenti che vedono la loro tranquillità minata e addirittura impedita la propria libertà nei movimenti, in particolar modo nelle ore notturne. Tali rimostranze, più che legittime, vengono
fatte passare dagli alfieri dell’immigrazione forzata presenti anche nel nostro territorio, per manifestazioni di intolleranza. Questo è il rodato cliché che viene usato, ma ormai la gran parte dell’opinione pubblica è stufa ed ha compreso come dietro questo buonismo peloso si nascondano grossi interessi economici. Infatti anche questa volta, si legge sempre sulla nota, si tratterà di 35 uomini forti e in età lavorativa, con totale assenza di donne e bambini. Non ha scatenato in noi alcuna meraviglia il solito atteggiamento delle “tre scimmiette” dell’Amministrazione poiché, all’interno di essa è ben forte la
componente dichiaratamente favorevole alla sempre maggiore presenza d’immigrati in città. Facciamo appello a tutte le forze contrarie – realmente e non a chiacchiere – alla proliferazione di centri d’accoglienza ad Aprilia. Siamo dell’avviso che sia giunto il momento di formare un coordinamento e di creare iniziative forti di coinvolgimento della cittadinanza . Vanno invece aumentate
le espulsioni e non abbiamo certamente bisogno di allocare in città altre presunte risorse, che poi vanno ad alimentare i già rodati business illegali. E non ci si venga a parlare di iniziative “volte all’inserimento lavorativo dei migranti”, poiché tali risorse economiche sarebbe ora vengano impiegate per le migliaia di italiani in difficoltà. Basta buonismo e alla scusa delle motivazioni umanitarie, chiamiamo le cose con il loro nome cioè business.”
News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.