LATINA – Ci si recava da lui per tagliare barba e capelli, prima di tutto; ma la sua bottega era anche un punto d’incontro nel quale ritrovarsi per scambiare due chiacchiere o anche semplicemente per salutarsi, un luogo di riferimento pari ad un bar o ad un circolo. E lì, nel suo negozio da barbiere, tutto, ma proprio tutto – dal taglio dei capelli alle chiacchiere più disparate – passava per Gastone Contarini, figura storica di Latina e testimone di più di 50 anni di avvenimenti della nostra città, tanti quanti quelli in cui la sua iconica bottega in Corso Matteotti è stata aperta.

Cerchi il bar? È alla destra di Gastone” o ancora “Per arrivare lì, ti conviene passare davanti Gastone”, quasi come se fosse nata prima la sua attività e poi la via del centro. Perché quando fai la storia di un luogo, di una città, è facile sostituirsi ai riferimenti “ufficiali”; un fenomeno di cui possono fregiarsi in pochi, soprattutto qui a Latina: tra questi, anche il barbiere Gastone, venuto a mancare la scorsa domenica 27 marzo all’età di 76 anni.

Com’è nella tradizione di questo mestiere, Gastone Contarini aveva cominciato a svolgere la professione sin da ragazzo, quando a 14 anni eseguì il praticantato e il periodo immediatamente successivo sotto la galleria delle vecchie Autolinee, qui a Latina. Solo nel 1969 riuscì ad aprire la sua personale bottega in Corso Matteotti: di lì in poi, il resto è storia comune.

Mai un giorno di malattia, mai una chiusura ingiustificata, ogni mattina sempre lo stesso rituale: sveglia presto, subito fuori di casa per acquistare il giornale, colazione al bar con qualche amico e poi immediatamente a lavorare. Un iter meticoloso, quasi ossessivo, ma che Gastone amava ripetere ogni giorno e nel quale aveva trovato la sua quotidianità, tanto durante i suoi cinquant’anni di attività quanto dopo la chiusura della sua bottega.

Il 31 dicembre 2019, infatti, egli tirò giù per l’ultima volta la serranda del locale, senza però dire addio al suo mestiere. Impossibile fermare una persona della sua tempra, la quale non esitò un solo secondo a trasferire il mobilio del negozio presso la sua abitazione per poter continuare a fare “barba e capelli” a clienti ed amici di sempre, quelli che proprio non potevano fare a meno della sua presenza nella propria vita – ed erano tanti, anzi tantissimi.

Gastone era a conoscenza di “più peccati del prete”, sapeva “tutto di tutti”; chiunque si sedesse sulla sua sedia, infatti, non riusciva a trattenersi dal confidarsi con quell’uomo di altri tempi, sempre così espansivo e che non si faceva mai mancare con nessuno.

Forse è proprio per questo che la sua dipartita lascia doppiamente amareggiati: da sempre abituato alla presenza di tante persone attorno, alla compagnia, dopo l’intervento subito all’intestino alcuni mesi fa Gastone era stato recentemente ricoverato presso l’ospedale cittadino, necessitando di una semplice ma fondamentale assistenza quotidiana, anche più volte al giorno, vista la sua particolare situazione; tuttavia, la crisi legata al Coronavirus e le numerose difficoltà riscontrate dalla struttura ospedaliera della città lo hanno privato delle attenzioni necessarie. La sua salute è precipitata in poco tempo: impossibilitato a vedere anche i suoi familiari – vista la successiva positività al virus, anche se asintomatico e con una carica virale bassissima –, Gastone se n’è andato via di stenti, trascurato e in solitudine, esattamente al contrario di come ha passato la sua intera esistenza.

Ma il suo lavoro, le sue giornate, ciò che ha scalfito nel tempo la sua quotidianità nel corso degli anni – tra una chiacchiera trasformatasi in confronto e clienti divenuti amici –, rimarranno per sempre vivide nei ricordi di chiunque abbia varcato anche una sola volta la soglia di quella bottega ormai “vintage”, divenuta negli anni parte integrante della storia di questa città.

Nonostante la chiusura del locale, quest’ultima è ancora intatta nell’abitazione di Gastone e sua moglie, all’interno della quale suo figlio Gianluca sta tentando adesso di mettere insieme racconti, aneddoti, storie e tutto ciò che sia legato alla figura di suo padre per farne delle memorie. Perché se è pur vero che racchiudere cinquant’anni di vita è compito assai arduo, quella di Gastone va di pari passi con la storia di Latina. E davvero in pochi potranno mai dimenticarla.

 

 

(Uno speciale ringraziamento va a Gianluca Contarini e a sua madre per la disponibilità concessami, per le splendide fotografie qui sopra riportate e per il sentimento d’amore trasmesso nel raccontare suo padre e il suo vissuto).


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.



Articolo precedenteCovid, cosa cambia dal 1 aprile : Addio Emergenza e Primo Stop al Pass
Articolo successivoBasket serie A2, Latina Basket impegnata sabato al PalaBianchini nel derby con la Stella Azzurra Roma
Laurea triennale in "Scienze della comunicazione e dell'informazione" presso Università degli Studi Roma TRE. Laurea Specialistica in "Media, Comunicazione digitale e Giornalismo" presso Università La Sapienza di Roma. Aspirante giornalista e addetto stampa presso vari enti locali, scrivo di cronaca, politica, società e sport.