Inps: novità per i pensionati pontini

355

LATINA – Per i pensionati pontini potrebbero esserci novità, e secondo i più, c’è motivo di credere che si tratti di novità negative.
l’Inps infatti ha dato il via al ricalcolo delle pensioni nel nostro territorio come in tutta Italia.
Franco Assaiante, vice segretario delle Fap Acli di Latina, ha spiegato che si tratta di una operazione di ricalcolo relativo alle pensioni, che riguarderà migliaia di pensionati con alcune caratteristiche.
Il ricalcolo è rivolto a tutti i lavoratori, dipendenti e autonomi, che dal 2012 hanno sommato nel calcolo della pensione sia il sistema contributivo che quello retributivo e riguarda anche coloro che al 31 dicembre 1995 avevano maturato 18 anni di contribuzione.
Per vederci chiaro e capire meglio cosa stia accadendo bisogna innanzitutto fare una distinzione tra sistema contributivo e quello retributivo. Il sistema contributivo , introdotto dalla Riforma Dini -legge 335/1995-, prevede il calcolo della pensione tenendo conto come riferimento quello dei contributi versati nell’arco della vita lavorativa.
Il sistema retributivo, abolito il 1 gennaio 2012 dalla Riforma Fornero, prevedeva che la pensione del lavoratore fosse determinata facendo riferimento al denaro che egli aveva percepito nel periodo immediatamente precedente alla pensione.
Vengono effettuate due procedure per ricalcolare l’assegno : Nella prima procedura si determina l’importo della pensione con le regole di default, cioè con il retributivo fino al 2012 e con il sistema contributivo a partire da quella data. La seconda procedura invece prevede la verifica dell’assegno che sarebbe stato erogato applicando in modo integrale il metodo retributivo anche dopo il 2011. Se il valore del calcolo con le norme attuali sarà inferiore rispetto al retributivo, la pensione non subirà nessuna modifica. Nel caso in cui ci sia una differenza allora verrà applicato l’importo più basso.
In pratica quindi il concetto si riduce a questo: se il valore dell’assegno determinato con le regole attuali sarà inferiore a quello determinato con le regole retributive sopra esposte, l’assegno non subirà alcuna penalità, in caso contrario dovrà essere messo in pagamento l’importo determinato con il secondo sistema di calcolo.
Al di là del ricalcolo pensionistico, ci sono anche fattori individuali che non possono essere ignorati, pertanto sarebbe da considerare opportuno che il Governo garantisca maggiori sgravi fiscali almeno per gli anziani che ancora contribuiscono al mantenimento o al sostegno economico dei famigliari ad esempio figli e nipoti.
Ha poi spiegato il direttore provinciale della Acli Nicola Tavoletta, che
il metodo contributivo garantisce certamente più equità, tuttavia non possiamo non constatare come le pensioni, soprattutto quelle più basse, oggi non riescano a garantire un’esistenza dignitosa e che spesso chi le percepisce è costretto a lavorare nonostante abbia raggiunto l’età pensionabile. Fenomeno tra l’altro sempre più in aumento, dettato dalla disperazione di chi non ha soldi sufficienti per poter mettere qualcosa sulla tavola.


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.



Articolo precedenteSprear: nessuno risponde al bando del Comune, che lo ripropone
Articolo successivoAggredita dal compagno, arrestato.