L’ACI attacca le strisce pedonali sul viale Italia, l’On. Berti non ci sta: “Le lobby degli incidenti stradali hanno perso un’occasione per tacere”

Durissimo l'attacco del deputato livornese all'ACI

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L'Onorevole Francesco Berti

LIVORNO – L’On. Francesco Berti commenta l’intervento di Aci Livorno che segnalava un presunto eccesso di attraversamenti pedonali sul viale Italia. “Sono prese di posizione gravissime” è la dichiarazione a caldo del deputato livornese.

“A Livorno alcune correnti oscurantiste che continuano a pensare all’auto come si faceva negli anni Sessanta, pretendono che sia padrona della città e che non esistano altri mezzi degni di tutela. Un modo di pensare aberrante, pericoloso e con secondi fini -tuona il parlamentare. Non è possibile che ogni volta che si prova ad entrare in una mentalità di sicurezza stradale, lo standard in Europa, ci sia qualcuno che difende l’auto con inaudito provincialismo. Prima le pedonalizzazioni, poi le piste ciclabili e oggi addirittura siamo arrivati a criticare le troppe strisce pedonali, mi sembra assurdo che qualcuno possa aver avuto il coraggio di dirlo davvero. Livorno è una città maglia nera in questo senso. Pochi giorni fa una bambina di soli 4 anni si è ferita in uno scontro con un diciassettenne. Ogni mese ci troviamo a fare la conta dei morti e dei feriti sulla strada. Limitare queste tragedie vuol dire cambiare la città e il modo vetusto di pensare la mobilità cittadina” commenta l’onorevole.

 

Poi invita i suoi concittadini ostili a questi cambiamenti a fare uno sforzo per il bene della città e dei suoi abitanti, perché parte di questo modo di pensare è radicato in molti livornesi:
“Non è possibile lamentarsi e disperarsi davanti alle tragedie, quasi quotidiane, ma poi pretendere di usare la propria vettura fino al pianerottolo di casa, senza dare spazi adeguati ai pedoni e biciclette. È ora di cambiare passo”

 

Il Deputato si era già espresso duramente contro l’Aci e questo modo di pensare lo spazio urbano quando l’ente aveva criticato le pedonalizzazioni e le nuove piste ciclabili del viale Italia. Berti, infatti, da anni sostiene la pedonalizzazione della città e la necessità di strappare alle auto l’egemonia, andando verso una dimensione europea, con centri urbani più green, più vivibili e a misura di pedone. L’idea che Berti porta avanti è quella di una città vivibile, a misura di bambini, di mamme e papà con la carrozzina, di anziani e disabili ma anche di giovani che cercano spazi di aggregazione sani. Una città per tutti in cui le macchine non siano fondamentali per ogni minimo spostamento e per questo limitate alle zone periferiche o ai transiti indispensabili. Nei giorni passati Aci Livorno ha rilasciato una dichiarazione nella quale denunciava la presenza di un eccessivo numero di attraversamenti pedonali nel viale a mare reputandolo un pericolo per tutti, automobilisti e pedoni:
“Le motivazioni dell’Aci sono scuse per continuare ad alimentare una certa lobby degli incidenti, la lobby che evidentemente vuole parlare di mobilità ma si scorda dei morti e nei feriti della strada, causati da un uso sconsiderato ed eccessivo dell’automibile. In una città come Livorno, con oltre 2000 feriti e 20 morti l’anno a causa degli incidenti, abbiamo bisogno di più strisce pedonali, pedonalizzazioni e piste cicabili e meno Aci” chiosa Berti.


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Giurista e giornalista pubblicista dell'Ordine della Toscana, ho vissuto a Firenze, Parigi e Roma senza mai smettere di essere livornese. Per il mio territorio nutro un interesse atavico, un amore senza condizioni. La mia seconda Casa è l'isola d'Elba. Appassionato di scrittura sin dalla più tenera età, gestisco la sezione Toscana della testata oltre ad altre collaborazioni online e su carta stampata.