L’angolo delle curiosità: Letteratura

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La letteratura ha il compito e il senso di continuare la tradizione del narrare, perché noi possiamo sostenere la prova della nostra vita solo raccontando. (Peter Bichsel) 

Lo Zibaldone di Giacomo Leopardi è una vasta raccolta di note e riflessioni, che il poeta iniziò a fissare quando aveva diciannove anni (nel 1817) e che continuò ad arricchire fino a cinque anni dalla morte (nel 1832). In questa importante opera vi si trovano intuizioni folgoranti, amare, ironiche, raramente serene e distaccate.

Michail Bulgakov è considerato uno dei maggiori romanzieri del Novecento. Molti dei suoi scritti sono stati pubblicati postumi. Il maestro e Margherita è stato pubblicato nel 1967, quasi trent’anni dopo la sua morte, che gli assicurò fama immortale. Dai suoi romanzi sono stati tratti diversi film. Figlio di un professore di accademia teologica di Kiev, fu inghiottito nel vortice degli eventi storici che sconvolsero la Russia nella prima metà del XX secolo, dalla fine dell’impero zarista all’affermazione del comunismo. Scrisse commedie e lavori di critica letteraria.

Lo scrittore Scipio Slataper (Trieste, 14 luglio 1888 – Gorizia, 3 dicembre 1915) è stato uno scrittore e militare italiano, irredentista, fra i più noti nella storia letteraria di Trieste. Ucciso in guerra sul monte Podgora, (una collina ad ovest di Gorizia, sulla sponda destra del fiume Isonzo, che tra il giugno 1915 e l’agosto 1916, durante la Prima Guerra Mondiale, fu teatro di violentissimi scontri tra l’esercito italiano e quello austroungarico), è autore dell’opera autobiografica Il mio Carso.

Lo scrittore argentino Jorge Luis Borges, nell’Introduzione a Jack London (Le morti concentriche), ha scritto: «Jack London morì a quarant’anni ed esaurì fino alla feccia la vita del corpo e quella dello spirito. Nessuna delle due lo soddisfece del tutto, e cercò nella morte il tetro splendore del nulla».

Maria Luisa Spaziani, poetessa candidata al Nobel, amava dire che la sua poesia tendeva al “verticale” perché cercava di guardare oltre, verso il sublime partendo dal quotidiano. Artista delle parole era capace di usare similitudini che incantavano. Con la sua poesia voleva «parlare al mondo» e diceva che ognuno di noi è «un minatore di sé stesso che scende dentro i visceri dell’anima». La Spaziani conosceva la forza della psicanalisi e della letteratura e soprattutto della spiritualità come terapia.

Secondo la docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea, Antonia Arslan, Dino Buzzati, autore del Deserto dei Tartari è forse lo scrittore italiano del Novecento che è diventato un classico, parte integrante della nostra cultura e perfino del vocabolario comune. I suoi libri sono stati continuamente ristampati e nelle scuole si continuano a leggerli. Nelle sue opere tutto concorre a evocare sensazioni e percezioni che oggi sentiamo molto moderne, che cioè la realtà è fluida e in fondo inconoscibile.

Alessandro Bonsanti scrittore nato a Firenze nel 1904 e morto nel 1984, è stato sindaco della città. Studioso di Marcel Proust, del grande scrittore francese ammirava stile e amore per la letteratura. Nel 1941 ha diretto il Gabinetto Vieusseux succedendo a Eugenio Montale, Premio Nobel della letteratura, considerato dal romanziere fiorentino «il maestro nel modo di pensare e nel comportamento del pensiero».

 


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