L’angolo delle curiosità: Teatro

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Il teatro e l’arte sono un “posto sicuro” dove poter esplorare mondi e situazioni estreme senza doverle vivere realmente. Ci sono cose che sarebbe però troppo pericoloso sperimentare. Per quelle dobbiamo usare l’immaginazione.                                                Declan Donnelan, regista teatrale

Nel 1947 Giorgio Strehler, insieme a Paolo Grassi, fondò il primo teatro pubblico (il Piccolo Teatro di Milano) per contribuire alla rinascita culturale e civile degli italiani. Nella notte di Natale del 1997 Strehler moriva all’età di 76 anni nella sua casa di Lugano, in Svizzera, lasciando sgomenta l’Italia che perdeva uno dei suoi più grandi registi.

         La Vita di Galileo, regia di Giorgio Strehler, è stato uno spettacolo teatrale memorabile (160 repliche con il tutto esaurito), un evento culturale indimenticabile, un importante momento sociale e politico della storia italiana.

         Enrico IV è un’opera di Luigi Pirandello che è considerata una pietra miliare del suo teatro. In questa opera, che fu scritta per Ruggero Ruggeri, il grande attore del primo Novecento, sono affrontati i grandi temi della maschera, dell’identità, della follia e del rapporto tra finzione e realtà.  Grandi attori si sono cimentati con questo capolavoro.

         Questi fantasmi di Eduardo De Filippo è una delle commedie più importanti dello scrittore drammaturgo napoletano, tra le prime ad essere rappresentata all’estero, celebre grazie allo straordinario meccanismo di un testo in perfetto equilibrio tra comico e tragico, pervasa sempre da forte attualità.

Nel testo Filumena Marturano di Eduardo, ha scritto Liliana Cavani, troviamo temi forti e tensione profonda. La protagonista, benché povera e disgraziata, è una sorte di grande madre che insegna a tutti a vivere e ad amare. Filumena insegna a quell’uomo (Domenico) che cos’è la paternità, estesa anche a chi non è tuo figlio naturale

         La tragedia del vendicatore di Thomas Middleton descrive una società ossessionata dal sesso, dalla celebrità, dalla posizione sociale e dal denaro dominata dal narcisismo e da un bisogno compulsivo di auto rappresentarsi per convincere gli altri, ma soprattutto se stessi, di essere buoni e belli.

         Don Giovanni di Molière è emblema della seduzione e simbolo della rivolta della libido contro le regole della teologia. Il personaggio comparve per la prima volta nel dramma di Tirso de Molina Er burlador de Sevilla y Convidado de piedra, ma è con Molière che ha acquistato spessore, divenendo un vero e proprio mito della letteratura europea.

         La Turandot opera resa famosa dalla melodia inconfondibile di Giacomo Puccini fu lasciata incompiuta. Questa opera, consolidata e amata nella nostra cultura, è definita la favola per antonomasia del principe Calaf e della celebre principessa, emblema della grande Cina. Turandot, che è una giovane molto bella ma solitaria e sfuggente, poiché in lei è ancora vivo il ricordo di una antenata violentata e poi uccisa, odia gli uomini, e mai avrebbe voluto accompagnarsi ad un uomo per il resto della sua vita.

 

 


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