Le testimonianze storiche dell’antico Cimitero degli Inglesi di Livorno

"Le Tombeau de Livourne"

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LIVORNO – Mentre grazie all’associazione di volontariato Reset ci si appresta a riappropriarsi del Cimitero Olandese Alemanno di via Mastacchi come delle Terme del Corallo e di villa Rodocanacchi, resta ancora un altro cimitero della stessa epoca, il ‘600, appartenente alla gloriosa storia delle Nazioni livornesi, ad essere purtroppo ancora interdetto al pubblico. Si tratta dell’antico Cimitero degli Inglesi di via Verdi, il cui terreno permane di competenza del consolato britannico. Sito molto importante dal punto di vista storico e artistico il cimitero è anche una preziosa testimonianza delle reti mercantili della Livorno dell’epoca e della Nazione Inglese anticamente insediatasi nell’odierno quartiere di Borgo dei Cappuccini. Un riferimento storico di grande importanza e significato è un prezioso documento ritrovato, un disegno di un monumento funebre del cimitero livornese ritratto dal noto architetto francese Eugène Viollet-Le-Duc in una pubblicazione del 1836-37 in seguito ad uno dei suoi viaggi in Italia.

Tombeau de Livourne – Viollet Le Duc

Le Duc potrebbe aver preso spunto dal cosiddetto “Tombeau de Livourne” per alcune delle sue opere. Nella pubblicazione di Le Duc, intitolata “Lettres d’Italie” si narra del suo viaggio in Italia alla ricerca di ispirazione. L’architetto era passato per ben due volte a Livorno, a marzo e ad agosto-settembre del 1836. In particolare nella prima rapida visita del 23 marzo 1836 descrisse Livorno in modo decisamente poco invitante: “A Livourne rien!”, ed anche: “Livourne, ville insignifiante et triste.”. Nel diario però appare anche una piccola ulteriore annotazione: “Dessin d’un tombeau” che il compagno di viaggio Léon Gaucherel indica col numero quattro. Il disegno del “tombeau” è stato rintracciato presso la Mediateca dell’architettura e del patrimonio a Charenton-le-Pont, in Francia, dove è descritto come “femme priant devant un tombeau du cimetière de Livourne”, senza ulteriori precisazioni.

La tomba nel Cimitero degli Inglesi


Per lo studio dei cimiteri di Livorno, questo disegno è estremamente significativo e l’identificazione della tomba disegnata da Viollet-Le-Duc con una di quelle presenti all’antico Cimitero degli Inglesi di Via Verdi è evidente. Si tratta infatti della tomba di George Lambe (c.1658-1719), mercante inglese a Livorno fin dai primi del ‘700, dopo essere stato probabilmente mercante ad Algeri. Non molto altro è noto di lui, se non che aveva sposato Elizabeth Lawes intorno al 1712, sempre a Livorno, e che probabilmente (sulla base dello stemma araldico) era parente stretto, se non figlio, di Thomas Lambe (1612-1686), mercante e filantropo di Londra, cognato di Gyles Lytcott (1633-1696), a sua volta mercante a Livorno e cognato del Segretario di Stato di Cromwell John Thurloe (1616-1668). La scoperta di questo disegno e la sua identificazione con una tomba reale dell’antico Cimitero degli Inglesi di Livorno è certamente significativa: da una parte abbiamo infatti la rappresentazione di questo monumento funebre nel suo stato di conservazione di quasi 200 anni fa, dall’altra si può pensare che essa possa essere stata parte dell’immaginario che ha dato ispirazione al grande Viollet-Le-Duc per i suoi futuri grandiosi restauri in Francia, non ultimo quello della Cattedrale di Notre-Dame a Parigi. (Contributo di Matteo Giunti presidente dell’associazione culturale Livorno delle Nazioni)


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Divento giornalista pubblicista nel 2012 lavorando per Il Tirreno per quattro anni e mezzo nella redazione della cronaca di Livorno, in seguito faccio varie esperienze personali sempre volte ad accrescere la mia esperienza professionale. Ho collaborato con più di un giornale on line, guidandone alcuni, ho lavorato come addetto stampa nel campo della politica, dello sport e dello spettacolo, attualmente affianco la professione giornalistica a quella di scrittore.