Ma Che Musica Maestro !

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Incontro a fior di musica ieri sera al Circolo Cittadino sempre benemerito il Presidente Alferdo De Santis questa volta per avere cooptato il Maestro Claudio Paradiso in occasione della pubblicazione e presentazione del bel <Catalogo dei patrimoni musicali del DMI Dizionario della musica in Italia Latina> sponsor la Regione Lazio il quale si è profuso in una puntuale dissertazione oltre che in materia musicale anche e soprattutto sulla pur “modesta” attuale casa della musica insufficiente peraltro a contenere lo straordinario, incommensurabile materiale librario e di preziosi strumenti vari in attesa si spera di un luogo assai più consono alla nobiltà della stessa. Purtroppo si deve constatare con sofferenza l’abulia culturale della città ritengo non a caso da me classificata SENZA cioè carente assente o indifferente alla cosa culturale in generale, per fortuna supplita da quanti benemeriti sanno e provvedono ad operare “culturalmente” spesso motu proprio così per la cosa teatrale musicale come anche per quella teatrale. Quanto agli spazi mi sono astenuto dall’intervenire a scanso di debordare sconvenientemente dalle righe (!) limitandomi su FB a manifestare un magone che mi ossessiona da tempo: per quale ragione la Finanza a Palazzo M ? Con ogni rispetto per i finanzieri non converrebbe a costoro e a noi che si allogassero in altro luogo magari anche periferico? Quel palazzo storicamente è stato il Palazzo degli studi per elezione scuola Media versante XXI Aprile ,Istituto Magistrale corpo centrale, Ginnasio-Liceo Classico ala opposta, complicato ripristinarne l’originaria destinazione magari con una o più facoltà universitaria diciamo il recentissimo DAMS, con una sezione destinata a una parte del ricchissimo materiale della cosa musicale descritto da Claudio Paradiso? Ad apprenderne la dovizia e lo spessore preziosissimo e invidiabile per essere gran parte di esso raro c’è da rimanere storditi e al tempo stesso incazzati, ad esempio, perché non la ex Banca d’Italia a meno che non si covi l’intenzione di destinarla a una sala giochi o a una sorta di un improbabile “bordello” ?! Paradiso non si è limitato a fare una presentazione avendo egli sos-tenuto una preziosa e magistrale lezione per un verso para accademica per l’altro illuminante ed emotivamente fruibile circa il valore musica, l’universalità e immediatezza della fruizione di essa in virtù della ineguagliabile coesistenza del dilettevole e l’utile, dell’umano e il sovrumano, dell’ubi consistam di tutti coloro che sanno e non sanno. E’ ragionevole ritenere e augurarsi che l’ex Banca d’Italia ancor meglio un ambito del Palazzo M sia destinato a un istituzione local-nazionale egregiamente rappresentata da Claudio Paradiso nonché dotata e privilegiata dal cospicuo patrimonio librario tra preziosi manoscritti e materiale “archeologico” (financo Toscanini) tale da fare inorgoglire la città oltre che risarcirla dell’onta del teatro che a tutt’oggi grida vendetta. Donde il TEATRO DI ARGILLA
Mi è giunta voce che il Commissario straordinario vorrà riaprire il “mausoleo” il 18 dicembre ricorrenza del Natale di LT etc. con qualcosa di “spettacolare”, con tutto il rispetto gli suggerisco di riferire a chi di dovere cioè ai purtroppo “dis-detti” ai lavori (sindaco e non) ciò che la Magnani dice a Fellini nel finale del film “Roma” che imbonitore la esalta < A Federì ma va’ a dormi’> altrettanto noi ci permettiamo suggerire al Commissario di indirizzare analogo invito a chi di dovere avvertendolo peraltro con deferenza che subodoriamo trattarsi ancora una volta di una “commedia degli errori” tutt’al più una “commedia all’improvviso” ovviamente nulla a che fare con quella dell’arte, a voler essere espliciti il solito cartellone con qualche titolo di riporto a mo’ di specchietto per allodole leggi allocchi noi tapini! Come se concertare una stagione teatrale si riducesse ad elencare alla rinfusa due o tre titoli quale ingenuità (la sottolineatura, ovviamente, non è diretta al Commissario super partes bensì ai responsabili del settore etc. ). Si abbia piuttosto il ritegno e la buona creanza di denunciare pubblicamente che fino ad oggi chi ha governato la città non è stato in grado di affrontare e risolvere la questione teatro termine che in greco attiene al verbo theàomai= vedere donde théatron in questa città paradossalmente e inverosimilmente in-visibile, pirandellianamente “così è se vi pare” altrimenti pigliatevela/mocela in saccoccia!
f.to G [iocondo] M [maldicente


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