Non è uno scherzo, dopo due anni di assenza a Latina tornano a sfilare i carri di Carnevale

LATINA- Un piccolo miracolo della giunta Coletta. Dopo due anni di assenza tornano a sfilare,per le vie di latina, i carri allegorici.
Sarà un carnevale davvero più allegro,rispetto ai due anni passati,che sono trascorsi più anonimi,senza vedere i carri.
Raggiante Tino DI Marco, a cui si deve, oltre trent’anni fa, l’idea di organizzare il carnevale, cercando di imitare Velletri, Genzano ed altri comuni,dove c’è una tradizione più consolidata.
Allora erano appena 3 i carri, poi si sono moltiplicati perché l’organizzazione è cresciuta.Il primo carro è rappresentato dal cigno che fu ideato proprio da Tino DI Marco ed è rimasto il simbolo del carnevale di latina.
Quando passano i carri sorridono tutti, ma chi ride di più sono i bambini.Soprattutto per loro il sindaco Coletta ha fatto i salti mortali per poter ottenere tutte le certificazioni necessarie, per poter organizzare un bel carnevale. Questa volta l’amministrazione si è mossa bene e i carri possono tornare a sfilare. Che bello vedere l’assessore Castaldi,con la delibera “incriminata” in mano, sorridere e lanciare i coriandoli. Nel carro vedremo anche il direttore Panigutti,con il foglio degli indagati e poi Celina Mattei,salutare la folla,lanciare fiorellini,baci, Adinolfi,urlare,per difendere la bella Nicoletta Zuliani, dalla pelle liscia, come fosse ancora un ventunenne,considerata da Castaldo “un pericolo pubblico”. Ed ancora, Calandrini, con il regolamento del Senato in mano,insieme a Tiero, ex cuori italiani ed ora fratellino della Meloni,che cerca di strappare altri simpatizzanti ad Adinolfi. Su un altro carro vedremo Bellini, con la sua folta barba,il presidente del consiglio, Colazingari,
Fabio D’Achille,che si occupa anche dei dinosauri,lanciare petali di rose verso Carnevale, ex Pd, ora leghista convinto.Tutti insieme,appassionatamente, con le maschere, per festeggiare Re carnevale.