APRILIA – Come scrive Il Messaggero nell’edizione odierna, La prima zona rossa della quarta ondata, nel Lazio, rischia di materializzarsi in provincia di Latina, ad Aprilia, meno di 80mila abitanti e oltre quattrocento casi positivi trovati in pochi giorni.

Sarà un caso – aggiunge Il Messaggero- ma proprio ad Aprilia questa settimana sono stati sospesi, fino al 31 dicembre, tre medici di base che hanno rifiutato di vaccinarsi. In totale, seguivano 4.500 assistiti, a cui potrebbe essere arrivato un messaggio sbagliato sull’utilità del vaccino anti Covid.

Oggi la percentuale degli immunizzati ad Aprilia è sotto la media nazionale. Inoltre, una così marcata presenza di medici di base no vax rischia di avere diffuso un sentimento di debole attenzione alle misure anti contati che oggi ha come conseguenza lo spettro della zona rossa.

Ieri l’Unità di crisi della Regione Lazio ha confermato: temiamo che la presenza di ben tre medici di base che hanno rifiutato la vaccinazione, abbia causato delle ricadute significative.

Conferma lo stato di allerta anche il primo cittadino di Aprilia: «Siamo preoccupati – racconta Antonio Terra – perché siamo di fronte a contagi diffusi che stanno interessando la popolazione a macchia d’olio. Questo ci fa alzare il livello di allerta e ci spinge a dover prendere a breve provvedimenti stringenti. Serve la collaborazione di tutti. I cittadini facciano più attenzione del solito nel rispetto delle misure anti-Covid tra distanziamento, mascherina e vaccino. Solo insieme, uniti, possiamo superare anche questo momento delicato».


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