Ordine degli Avvocati, la preoccupazione per il futuro e la soddisfazione per il lavoro svolto

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LATINA – Grande soddisfazione, grandi successi per quanto realizzato, grande preoccupazione per gli scenari futuri: questa, in sintesi, la conferenza stampa tenuta dai Consiglieri dell’Ordine Avvocati di Latina a poche ore dalla sentenza con cui le Sez Unite della Cassazione hanno decretato la illegittimità delle elezioni forensi tenutasi nel 2015 nel capoluogo pontino come in molte altre circoscrizioni in tutta Italia.
Al pari di analoga pronuncia già intervenuta per l’Ordine forense di Bari (mentre altre sono previste entro marzo per molte altre sedi), è stato definitivamente accolto il ricorso promosso già davanti al Tar del Lazio, sin dall’esito delle votazioni di due anni or sono, da alcune sigle di associazioni forensi e professionisti candidati di altre liste partecipanti alla tornata elettorale.
L’iniziativa tesa a invalidare l’esito di consultazioni ritenute dai ricorrenti non conformi a regolamento, dunque non rispettose delle prerogative delle minoranze, fu respinta in prima istanza dal Giudice Amministrativo ma ha trovato pieno accoglimento il 30 gennaio scorso dinanzi alle Sezioni Unite della Suprema Corte che ha, di fatto, invalidato l’odierna compagine di governo dell’avvocatura pontina aprendo la via al commissariamento.
La linea del Consiglio, espressa oggi alla stampa dal Presidente Avvocato Giovanni Lauretti, ha ribadito la piena soddisfazione per il lavoro svolto e i risultati conseguiti nei due anni di impegno e attività al servizio degli avvocati del foro di Latina, annoverando con orgoglio i tanti obiettivi raggiunti per la soluzione di concrete esigenze dei professionisti, dal deficitario funzionamento dell’Ufficio del Giudice di Pace, alla collocazione di rappresentanti del foro pontino ai vertici di organismi forensi a livello nazionale, come il presidente emerito dell’Ordine Avvocato Giovanni Malinconico a Segretario dell’Organismo Congressule Forense e l’Avvocato Giulio Nevi nel Consiglio d’amministrazione di Cassa Forense, il tutto malgrado il condizionamento per il foro dell’esplosione di casi giudiziari che hanno investito pesantemente l’immagine stessa dell’Avvocatura pontina e fino alla soddisfacente serie di eventi celebrativi degli 80 anni dalla fondazione del tribunale di Latina.
Rimane una sentita preoccupazione per quanto sarà possibile attuare, da qui in avanti, nel presumibile semestre di commissariamento che la pronuncia della Suprema Corte rende ormai inevitabile. Inattesa della designazione del commissario da parte del Consiglio Nazionale Forense, dovrebbero trovare compimento molte altre attività di coordinamento e attivazione di servizi indispensabili per gli avvocati del foro e per l’Utenza dei cittadini, a cominciare dall’Organismo OCC, appena gratificato dalla approvazione ministeriale, Latina fra i primissimi fori d’Italia.
Davvero tanta materia da valutare, esaminare alla luce dei nuovi scenari che il successo dei ricorrenti ha determinato, da qui in avanti.
Se vi fosse stato modo di prevenire un simile epilogo, piuttosto che ‘rischiarlo’, è questione pacifica: “Unica soluzione sarebbe stata non votare” afferma laconico il Presidente Lauretti “ma, del resto, una prorogatio a tempo indeterminato di molti Consigli che, come quello dell’Ordine di Roma, hanno optato per non votare in attesa del nuovo regolamento, non garantisce affatto maggiore regolarità”.
Annalisa Romaniello


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