“…dare spicco a poche,contate parole,che si sono nutrite dei succhi di tutte le altre, e farle procedere per sinuosi meandri” (E.Canetti). Un bel libro-romanzo di J.P.Sartre s’intitola “Le parole”(1964). Se,da un lato, si corre il rischio di essere subissati da parole vane o insignificanti, dall’altro,si ha la fortuna di essere arricchiti da esse. Come nel caso della cerimonia conclusiva della campagna promossa dalla Lilt ossia la prevenzione del tumore al seno (Nastro rosa) presso la Palazzina del nosocomio “Goretti” di Latina (sabato scorso). La Breast Union, un’eccellenza non solo a livello cittadino e provinciale ma anche nazionale e internazionale. “Creatura” del Dott. Fabio Ricci, strenuo,ardito e indefesso alfiere. A riguardo, non mi sembra fuori luogo parlare di una rivoluzione copernicana,di un Galilei della medicina. Sia detto per inciso: mai come ieri mattina Ricci,per stazza, autorevolezza e fisiognomica m’è parso sorprendentemente simigliante al Tino Buazzelli straordinario interprete del “Galileo” di Brecht-Strehler ! A parte la sua presenza maschile, quella di Alfredo Cecconi,benemerito e storico antesignano della istituzione sanitaria (al Goretti) in parola,dell’ottimo Dott. Giorgio Casati,Direttore generale Asl (al tavolo della presidenza) che ha concluso i lavori con un misurato, stringato e documentato intervento, di qualche altro uomo dì’indubbio valore, per il resto, l’affollatissimo uditorio è stato avvolto e coinvolto dalle parole delle donne. Donne esemplari per il pensiero,l’azione,il coraggio; socialmente,umanamente e professionalmente impegnate,dunque, onorevolmente “politiche”, professioniste e volontarie. Da S.E. il Prefetto di Latina, Dott.ssa M.R.Trio, il Questore (non ce la faccio a dire “questora”!),Dott.ssa R.Amato, l’ Ingenere(a ?!) Clara Modesto,Comand.VVFF, alla sindaca di Sermoneta G.Giovannoli, Nicoletta D’Erme,Commissario straordinario Lilt italiana, Dott.ssa Nadia Fontana,direttrice della Casa Circondariale di Latina. Questa,alcuni anni fa, invitò “sperimentalmente” il Dott. Ricci per un incontro-lezione con le detenute sulla prevenzione, da lui abilmente condotto attraverso la proiezione-esemplificazione di diapositive di quadri famosi con tanti seni nudi etc.Un “corollario” scientifico a latere del laboratorio teatrale (tenuto allora dallo scrivente).
La Prof.ssa P.Miceli,responsabile Europa Donna (Regione Lazio) ha consegnato a ognuna una targa al valor civile.Tra loro alcune personalmente colpite dal tumore alla mammella di cui hanno parlato lasciando trasparire dalle loro parole una ammirevole serenità nonché un assoluto controllo del proprio stato, pregresso e attuale. Parole percepite e recepite come una vera lezione di vita e medesimezza umana. Parole vere,forti eppure “tinte di rosa” cioè rassicuranti circa un percorso fisicamente e psicologicamente difficile: di un male che le ha provate e al tempo stesso temprate dando loro una forza insospettata.Comunicata e trasmessa con una disarmante sincerità a tutti i presenti,donne e uomini di ogni età. Un risarcimento circa il devastante effetto di tante “parolacce” vuote e insensate che siamo condannati a subire nostro malgrado,ogni giorno.(gmaul)


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