LATINA – Sono i “pusillanimi” che Dante destina nel vestibolo dell’Inferno, indegni (le anime) perfino di entrarvi. Sono inseguiti e maledetti da vespe e mosconi che, fuori dalla intuibile metafora, secondo gli scellerati, mal-fattori, ignoranti e arroganti che stanno portando il paese alla rovina, sono I Monti, Carofiglio, Draghi, Padoan cioè tutti quelli i quali, dati alla mano, stanno spiegando, talvolta con piccole, sapienti lezioni di economia l’oggettività dei fatti e l’irreversibilità dei danni che gli “sciaurati” perseguono contro ogni logica economica e politica col disprezzo dell’etica (professionale), delle competenze accertate, della morale e dell’intelligenza. Di Maio, Salvini, Conte, tre figure innominabili – tre “imbecilli” (etimologicamente = senza bastone, dal latino), inquietanti, ancor più che populisti di bassa lega, secondo la parabola evangelica “pubblicani” cioè “peccatori”,peraltro, impenitenti.

Autorizzo quanti li hanno votati e beatificati a insultarmi nel caso in cui i fatti dovessero smentirmi (salvo che non ritrattino le oscenità fin qui rappresentate). Evitando, ovviamente, la ben nota canzone “… ma quelli di prima etc”.: i paragoni con il/i precedenti non giustificano né il danno né la protervia dei presenti. Mai in Italia si era arrivati a tanto. Solo per una pallida analogia, così facendo Mussolini -tutt’altra cosa da loro, senz’altro politicamente più capace – “tergiversazioni” a parte- precipitò l’Italia nel massacro di una guerra assurda. A differenza di Berlusconi, che pure ingannò sul nascere gli italiani, eletto all’insegna del “se le cose stanno così, proviamo, stiamo a vedere quel che farà”, nel caso degli Stardust (polvere di stelle) e pulviscoli vari (alleati e company) la loro vuotaggine, dabbenaggine, povertà di intelletto e altro erano già evidenti quando fu sollevata la polvere a furor di popolo (la pancia del popolo equivale a bulimia e non a democrazia). Eppure italiani strana gente andate con le stelle che sul mare d’Italia davvero non hanno luccicato! Questi sconsiderati, scriteriati e…. si aggiunga una gragnola di aggettivi dei peggiori che si si possano e vogliano usare, andrebbero, loro sì, mandati all’inferno alias inceneritori, dunque…”inceneriti”! Povera, affranta Italia, quando tornerai a rivedere le stelle? Dico quelle del cielo e non quelle cadute nel pantano dell’inferno,


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