CISTERNA – La violenza domestica si conferma una piaga sociale che affligge innumerevoli famiglie e che, troppo spesso, rimane nell’ombra. Il tribunale di Latina si è recentemente trovato di fronte a un caso emblematico: un uomo di 45 anni, residente a Cisterna, ha dovuto rispondere al giudice Giuseppe Molfese per accuse di maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti della sua ex compagna. Questa storia, tristemente familiare a molte, riaccende il dibattito sulla necessità di interventi efficaci contro la violenza sulle donne.

La vicenda ha preso una svolta decisiva lo scorso ottobre, quando, dopo una serie di abusi, l’uomo è stato colpito da un divieto di avvicinamento. Nonostante ciò, la situazione è degenerata ulteriormente, culminando in un atto di violenza talmente grave da spingere la vittima a cercare rifugio e giustizia. L’aggressione in questione ha portato a otto giorni di prognosi, un segnale allarmante della serietà delle lesioni subite.

Il caso in aula non è isolato. Il fenomeno della violenza domestica è vasto e spesso taciuto, celato dietro le mura domestiche. Le statistiche sono chiare: una donna su tre nel mondo ha subito violenza fisica o sessuale nella sua vita, principalmente per mano di un partner intimo. Questa realtà non conosce confini geografici, culturali o economici.


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