“Il 25 novembre è oramai divenuta data simbolo di una battaglia collettiva contro la violenza di genere e ogni tipo di sopraffazione, fisica o verbale che sia, contro il pregiudizio, lo stereotipo, la stupidità umana; contro ogni azione o atteggiamento che lede la libertà altrui, che è evidenza della mancanza di rispetto per il prossimo e per la sacralità della vita.

Come ogni anno, anche oggi abbiamo il dovere morale di rinnovare il nostro impegno a lottare ogni giorno con tutte le forze affinché la cronaca non consegni più il bollettino di morte pressoché quotidiano.

Questa data deve spronarci a non abbassare la guardia e a compiere, tutti insieme, quel cambio di passo definitivo che oggi più che mai diviene imprescindibile, ricordando a noi stessi e a tutte le persone che ci circondano un solo e semplice concetto: l’Amore non chiama mai violenza!”.

A ricordarlo, insieme alle altre posate nelle frazioni, a Sabaudia centro c’è quella panchina rossa che spicca nel verde dei giardini pubblici e l’evento, con protagonisti ragazzi e ragazze della città, organizzato stamane presso il salone parrocchiale “San Francesco” della Santissima Annunziata.

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