Sabaudia – Schintu invita il Paese all’unione e l’Europa alla solidarietà. Il primo post dopo la terribile vicenda personale.

La sua è stata una battaglia durissima. L’ha saputa combattere con forza, con coraggio, con dignità anche quando la situazione sembrava evolvere al peggio. Confidando nella scienza, nella capacità dei colleghi medici del Santa Maria Goretti che hanno gestito il decorso della malattia, nella solerte e professionale assistenza del personale infermieristico. Aggrappandosi al sostegno, espresso in privato e via social, degli amici, dei suoi assistiti, di Sabaudia, della città cioè che, fino a circa tre lustri fa, l’aveva visto sindaco. Ed alla fine l’ha vinta lui. Dopo 37 giorni vissuti tra stati d’animo contrastanti, che s’accendevano e spegnevano ad intermittenza come luci di un albero di Natale, finalmente le dimissioni e l’agognato ritorno a casa. Dove da poco più di una settimana sta seguendo le misure previste dalla legge, in attesa di riprendere il suo lavoro di medico di famiglia. Ed ieri dal suo isolamento il dottor Salvatore Schintu ha lanciato un accorato post, dove in sintesi chiama all’unione le forze politiche del Paese, sognando nel contempo un’Europa solidale, per superare questo terribile momento, di cui, allo stesso tempo, lui è stato protagonista e testimone.
“L’Italia nella sua storia – scrive Salvatore Schintu – ha saputo superare molte tragedie. Certamente con difficoltà e sofferenza. Alcune piaghe si sono cronicizzate e sono più difficili da estirpare. Il mio sogno che le tutte le forze politiche del paese comprendano la difficoltà del momento e prestino al governo del paese i loro uomini migliori, i più saggi, per un progetto di ampio respiro che io riesco a vedere in un’Europa solidale. Certamente, va superata la distorsione per cui paesi Europei con fiscalità agevolata impoveriscono gli altri. L’Europa non può essere matrigna con l’Italia per alcuni aspetti e addirittura rapace per altri. E’ un grande gioco, e non abbiamo i De Gasperi o i Togliatti, i Malagodi o gli Almirante. Ma credo che vi siano ancora personalità che sappiano coniugare forza”.