In una chiesa della Santissima Annunziata gremita, si sono svolti stamane a Sabaudia i funerali di Nello Ialongo, più volte sindaco della città negli anni ’70 e ‘80, venuto a mancare due giorni fa all’età di 84 anni.
Sul finire della cerimonia, l’accorato saluto dell’onorevole Rodolfo Carelli all’amico-fratello Nello, letto dalla figlia Paola, che riproponiamo in forma integrale.

“Caro Nello, più che amico carissimo, un fratello tanto eri onnipresente in tutte le battaglie sostenute con alterne vicende ma mai senza l’innata passione. Il mio primo abbraccio, nostro, di tutti, va a chi ha pagato più caro il tuo trapasso, i tuoi amatissimi Alba ed Enrico che ti sono stati a fianco ed i parenti più stretti. Di Alba, tua compagna ideale per tutta la vita, sono stati sempre apprezzati la virtù della discrezione, nonostante gli incarichi di prestigio che hai ricoperto, l’impegno principale, il più bello del mondo, quello dell’insegnamento per le nuove generazioni e l’impegno nel sociale in prima persona.
Di Lorenzo portiamo un ricordo pieno di tenerezza e il rammarico di non aver potuto vedere più a lungo il suo sorriso. Un altrettanto forte abbraccio va ad Enrico che, tra le virtù del papà, ha sposato l’amore incondizionato per la Natura ed ha scelto, orientandosi ad essa, sia gli studi che un lavoro per tutelarne la bellezza.

Caro Nello, l’intreccio delle nostre vite mi riporta ai primi anni della nostra conoscenza, io, terminato il liceo, appena arrivato da Taranto, ti ho conosciuto tra i giovani dell’Azione Cattolica.
Fu amicizia a prima vista anche per le interminabili partite di calcio presso il campetto dei preti. Molto altro ci ha accomunato, in sequenza crescente, nel sociale fino a fondare insieme la Cisl a Sabaudia con indimenticabili altri amici come Vittorio Mambro, Maria Sperotti, scioperi e picchetti che hanno fatto la storia a Sabaudia con tanti, tanti altri amici…Quante battaglie!

Poi, negli ultimi cinquant’anni, è iniziata la nostra battaglia politica con una sequenza incredibile di successi sempre condivisi ma di questi parleremo un giorno affinché le nuove generazioni conoscano il nostro impegno e nulla vada perso di quella energia. Ho appreso da te tanto di più del territorio che mi aveva affascinato a prima vista! Lo conoscevi passo passo ed hai continuato a percorrerlo, ad amarlo come professionista e studioso per tutta la vita. Che invidia quando mi raccontavi che da ragazzo facevi i bagni al lago! Altri tempi da quelli tempestosi che ancora ancora oggi ci tocca affrontare, dall’erosione all’inquinamento delle nostre acque. Mentre ero impegnato a Roma, tu eri sempre sul territorio, il tuo sguardo mite eppure deciso.

Spesso, dopo i tuoi attenti sopralluoghi, immancabili le lunghe nostre telefonate per intervenire sugli enti preposti dai nazionali ai regionali e provinciali. I tuoi interventi sulla stampa e presso le istituzioni sono sempre stati puntuali e approfonditi tanto da essere un riferimento sempre attendibile in tutte le sedi, disponibili per tutti purché in difesa della città. Per il tuo amore sarai annoverato tra i figli di questa terra più generosi, competenti e coerenti. Il collante di queste virtù, una fede profonda mai ostentata. Avendo amato e servito la tua città per tutta la vita ci viene spontaneo raccomandare la tua anima per la clemenza celeste alla nostra Patrona, alla SS. Annunziata”.


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