Che la nostra vita con il coronovirus sia cambiata è ormai un dato di fatto

Noi che odiavamo le file, ci ritroviamo tutti composti e distanziati fuori dai supermercati ad aspettare che arrivi il nostro turno. E non solo lo facciamo in maniera diligente e composta, ma a far da padrone è anche la gentilezza. Ieri dopo dieci giorni sono uscita a fare la spesa. Un’emozione, come scriveva oggi il mio amico Mimmo Cinelli, annunciando appunto su facebook che oggi sarebbe toccato a lui…na botta de vita, insomma, per chi ha dosato bene le proprie uscite. Il tempo di vestirsi e mascherarsi e ….via in fila.

L’argomento più gettonato durante le attese, oltre a sottolineare di quanto questa nostra vita sia radicalmente diversa da quella di ieri…quella dell’altra vita come la chiamo io, è il lievito.

L’ingrediente diventato per molti il desiderio confessato che tutti vorrebbero avere. E che non hanno, perchè nei supermercati non si trova. Anzi c’è proprio scritto…non abbiamo il lievito. Un signore ieri rivelava che lui lo aveva trovato. In un altro negozio. Anzi aveva trovato addirittura il lievito madre liofilizzato. Che lui da inesperto panettiere aveva sperimentato per la prima volta. Ne era uscita una pagnotta grandissima fatta di sola crosta. Io il lievito ce l’ho. Ne avevo comprato parecchio a novembre per portarlo alla mia amica di New York. Ma poi non ci siamo viste e me lo sono riportata a casa. Ora lo uso come lo userebbe una formichina. Quando impasto lascio sempre un pezzo da parte per la volta successiva.

Mentre parliamo di questo sento un po’ di trambusto. Un uomo e una donna giovani passano davanti alla nostra fila e lui ad alta voce dice di avercela con gli italiani. Vanno oltre. Tornano dopo un po’ e si fermano davanti la porta del negozio a parlare con il signore che regola l’entrata. Non capisco con chi ce l’hanno. Non mi importa. Intuisco solo che hanno un problema. Mi avvicino e dico loro…se avete pazienza di aspettare il mio turno farò un po’ di spesa anche per voi. Che vi serve? ho chiesto…al vostro buon cuore, mi hanno risposto. Ho quindi destinato una parte del mio carrello alla loro momentanea sopravvivenza. Tutti beni di prima necessità…pane, latte, carne, pasta, pelati, biscotti, prosciutto e anche una nutella per il loro bambino di 4 anni. Gli ho anche dato il numero di telefono del gruppo facebook che si occupa di consegnare la spesa a chi ne ha bisogno. Hanno chiamato subito ricevendo risposte positive. Se ne sono andati felici. Anche io lo ero.

Un grande grazie va al gruppo “EMERGENZA CIBO LATINA”

Gruppo che è stato costituito da Marco Moliterno e Angela Troplini, imprenditori e compagni di vita che della loro quotidianità hanno fatto ora un grande progetto di solidarietà.

E’ dal 28 marzo che si preoccupano di far avvicinare giornalmente chi vuole donare a chi ha bisogno di ricevere cibo. Lo hanno fatto spontaneamente e pubblicizzato su facebook. Il gesto è stato subito apprezzato, tanto che hanno in lista ad oggi  700 donatori e 300 famiglie circa da aiutare.

Ogni giorno sulla loro pagina pubblicano le zone da servire. Chi si propone viene poi ricontattato in privato per segnalare la famiglia a cui potrà portare la spesa. In genere ogni giorno riescono a coprire circa 30 famiglie, spiega Angela. “Se la famiglia è numerosa, ci organizziamo per far arrivare loro due spese”. Una organizzazione perfetta, direi. “Ci tengo a dire una cosa, aggiunge Angela, in questo modo si realizza il contatto diretto con le persone. Chi dona ha la possibilità di avvicinare chi ha bisogno e rendersi conto delle loro reali difficoltà”.

E se uno volesse partecipare facendo solo la spesa? “Si può, chiarisce Angela. Una volta fatta la spesa chiamate noi che tramite il nucleo protezione civile dei Carabinieri ci preoccupiamo di consegnarla a chi ce l’ha richiesta”.

Il numero di telefono di Marco e Angela e dei loro collaboratori è 333 232 5554.


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Giornalista, scrittrice e blogger, con parecchi anni di giornalismo alle spalle. Ho iniziato a Latina Oggi, giornale appena nato e poi al Messaggero. Quindi a Roma per più di 20 anni, negli uffici stampa dei Ministri dell'Economia e Finanze e dell'Istruzione, Università e Ricerca. Qui ho diretto la redazione scientifica di Researchitaly, portale della Ricerca Internazionale. Un'esperienza unica quella di Roma, che mi ha portato a vincere importanti premi di giornalismo, come cronista, come miglior addetto stampa nella Pubblica Amministrazione e come scrittrice. L' ultimo è il premio Camilla. Mi occupo di Pari opportunità praticamente da sempre. Ho scritto libri e realizzato interviste a donne e uomini importanti. Fiera di averne fatte tre alla professoressa Rita Levi Montalcini ( compresa l'ultima concessami prima di morire), e poi a Margherita Hack, Umberto Veronesi e tanti altri, scienziati, politici, ministri, etc. Ora eccomi qui, a occuparmi di nuovo della mia città.